Rose Villain denuncia abusi e pressioni nell’industria musicale e la violazione della privacy da parte dell’Intelligenza Artificiale

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Rose Villain denuncia abusi e pressioni nell'industria musicale e la violazione della privacy da parte dell'Intelligenza Artificiale - Occhioche.it

La cantante italiana Rose Villain ha recentemente rilasciato un’intervista a Billboard in cui ha parlato della sua esperienza nell’industria musicale e della violazione della privacy subita a causa dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. In particolare, Rose Villain ha denunciato di essere stata vittima di abusi e pressioni nei suoi primi anni di carriera e di aver visto circolare sul web alcune sue foto nuda create con una tecnologia chiamata deep fake.

Rose Villain denuncia abusi e pressioni nell’industria musicale

La cantante italiana Rose Villain ha denunciato di essere stata vittima di abusi e pressioni nei suoi primi anni di carriera nell’industria musicale. In un’intervista rilasciata a Billboard, Rose Villain ha parlato della disuguaglianza di genere nell’industria discografica e ha denunciato alcuni episodi di abusi subiti quando era ancora una giovane artista.

Secondo Rose Villain, le cantanti dovrebbero essere libere di esprimere il proprio stile sul palco, ma spesso non possono farlo a causa delle pressioni dell’industria musicale. “Una forma di pressione che non sopporto è doversi vestire in modo sexy. Mi fa letteralmente impazzire. ’ho visto anche in America” – ha spiegato la cantante.

Rose Villain ha poi rivelato di aver subito avances da parte di amministratori delegati quando aveva solo 20 anni: “Ricordo gli amministratori delegati che ci hanno provato con me quando avevo solo 20 anni. Dobbiamo imparare a dire un deciso no” – ha detto.

La cantante ha anche parlato dell’influenza della scena rap americana sulla musica italiana, che secondo lei ha “sdoganato una narrazione libera, anche riguardo al sesso”. Tuttavia, questa nuova tendenza ha portato anche a critiche nei confronti di alcune artiste, come Elodie e Annalisa, che si sono esibite in modo libero e disinibito sul palco. “Prendiamo ad esempio Elodie, che durante il tour ha ballato come se fosse su un cubo in discoteca. È stata criticata ma probabilmente non le importava. Annalisa, stessa cosa. Penso che non ci sia niente di più bello di una donna che si sente libera di comportarsi come vuole” – ha detto Rose Villain.

Rose Villain denuncia la violazione della privacy da parte dell’Intelligenza Artificiale

Oltre alle pressioni dell’industria musicale, Rose Villain ha denunciato anche la violazione della privacy subita a causa dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. La cantante ha infatti rivelato di aver visto circolare sul web alcune sue foto nuda, create con una tecnologia chiamata deep fake.

“Stanno girando foto di me nuda che ovviamente sono dei fake” – ha scritto Rose Villain sui social – “La cosa mi mette un grande disagio e mi fa sentire violata. Ho già sporto denuncia ma vorrei ricordare che è illegale ed è punibile chi crea, chi diffonde e chi condivide materiale di questo tipo”

La tecnologia deep fake consiste nell’utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale per creare contenuti multimediali falsi, come video o immagini, in grado di sembrare realistici. Questa tecnologia è stata utilizzata anche per creare video e immagini pornografiche di celebrità, senza il loro consenso.

La denuncia di Rose Villain ha portato l’attenzione sull’utilizzo improprio dell’Intelligenza Artificiale e sulla necessità di tutelare la privacy e i diritti delle persone. “È importante che le persone siano consapevoli della gravità di questi comportamenti e che vengano adottate misure per prevenirli e punirli” – ha detto la cantante.

In conclusione, l’intervista di Rose Villain a Billboard ha messo in luce alcuni dei problemi che le donne affrontano nell’industria musicale e sulla violazione della privacy subita a causa dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. La cantante ha denunciato le pressioni e gli abusi subiti nei suoi primi anni di carriera e la violazione della sua privacy a causa della diffusione di foto false create con la tecnologia deep fake. La sua denuncia ha portato l’attenzione sulla necessità di tutelare i diritti delle donne e delle persone in generale, sia nell’industria musicale che nella società nell’era digitale.