Scontro sul rinvio dei cortei: “In piazza lo stesso”

Scontro sul rinvio dei cortei Scontro sul rinvio dei cortei
Scontro sul rinvio dei cortei: "In piazza lo stesso" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

Stop ai cortei pro-Palestina in occasione del Giorno della Memoria

Le questure italiane hanno vietato i cortei pro-Palestina previsti per domani in diverse città del Paese, suscitando una forte reazione da parte dei giovani palestinesi. Nonostante le prescrizioni delle autorità, i manifestanti confermano gli appuntamenti a Milano, Roma, Napoli e Cagliari, affermando: “La repressione non ci fermerà”.

Le questure hanno notificato i divieti questa mattina, in risposta alla circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che invitava a rinviare i cortei in occasione della commemorazione della Shoah. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato: “È una questione che ci preoccupa abbastanza in questo momento al di là del merito delle manifestazioni perché in Italia, come sapete, rispettiamo il diritto di manifestare”.

A Roma, i promotori del corteo sono stati invitati a spostarlo ad un’altra data, a partire da domenica. Maya Issa, presidente del Movimento degli studenti palestinesi, ha commentato: “È estremamente grave che la comunità ebraica influisca su una decisione già presa dall’autorità competente che aveva autorizzato il nostro corteo. È una decisione che aumenta la rabbia. Noi ci riserveremo di decidere se manifestare il 28 ma non possiamo garantire che non ci siano persone che domani scendano comunque in piazza”. Anche a Napoli, la Rete per Palestina ha organizzato un sit-in per “urlare mai più al genocidio di un popolo” e “chiedere il cessate il fuoco”.

Nel rispetto dell’ordinanza, l’associazione dei palestinesi d’Italia ha deciso di spostare a domenica il corteo di Milano, ma ha convocato una conferenza stampa per domani nel primo pomeriggio. Le forze dell’ordine rimangono in allerta nelle aree in cui erano state annunciate le proteste.

Tensione a Roma durante un sit-in alla Farnesina

Durante un sit-in alla Farnesina a Roma, si sono verificati momenti di tensione quando alcuni manifestanti hanno tentato di imbrattare di rosso la bandiera di Israele raffigurata su dei cartelli. Gli agenti hanno impedito l’azione. Gabriele Rubini, noto come chef Rubio, era atteso al presidio, ma è stato fermato dalla polizia per un controllo. Nell’auto è stata trovata una tanica contenente cinque litri di una sostanza compatibile con il sangue animale.

Chef Rubio è stato portato in commissariato per ulteriori verifiche. Ha spiegato che si trattava di sangue di origine bovina e suina destinato ad usi culinari. La polizia scientifica ha prelevato un campione della sostanza per analizzarlo. In base all’esito, si procederà eventualmente a norma di legge. Nel frattempo, Chef Rubio ha assicurato, tramite un comunicato letto dai manifestanti: “Ogni sabato abbiamo marciato e ogni sabato marceremo finché la Palestina non tornerà libera”.

Reazioni alle decisioni di rinvio dei cortei

La scelta di rinviare i cortei pro-Palestina previsti per domani è stata accolta con favore dalle istituzioni. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha dichiarato che si tratta del “minimo senso di civiltà che si possa pretendere, per rispetto verso il dramma che ha subito il popolo ebraico e verso le persecuzioni”. Secondo Fedriga, quei cortei rappresenterebbero “emblematicamente un atto di antisemitismo puro”.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è mostrato più cauto, affermando che è “insensato mettersi a discutere o a commentare una decisione del genere”. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato che il Giorno della Memoria ha un valore particolare che va tenuto fuori dalla discussione sulla guerra. Ha aggiunto: “Questa giusta discussione politica è brutto che avvenga nel giorno in cui ricordiamo la Shoah, che ha una sua unicità e non è paragonabile ad altro crimine. Io sento profondamente questa unicità, e non è bello che proprio quel giorno questo dibattito possa portare a espressioni di antisemitismo, di attacco”.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use