“Scoperti 139 operai in nero nelle ditte oro ed edili ad Arezzo: intervento della Guardia di Finanza”

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"Scoperti 139 operai in nero nelle ditte oro ed edili ad Arezzo: intervento della Guardia di Finanza" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Scoperti 139 lavoratori “in nero” o irregolari in diverse imprese

Le autorità della Guardia di Finanza di Arezzo hanno scoperto ben 139 lavoratori “in nero” o irregolari impiegati da imprese dell’oreficeria, gioielleria e settore edilizio. Durante i controlli, sono state contestate sanzioni per un valore superiore a 80.000 euro e sospesa l’attività di alcune imprese coinvolte. Inoltre, sono state scoperte imposte evase per un totale di oltre 3,3 milioni di euro e indennità di disoccupazione indebitamente percepite per altri 60.000 euro.

Controlli iniziali e scoperta di lavoratori extracomunitari

Il primo controllo è stato effettuato presso una ditta di oreficeria nel capoluogo, dove una pattuglia del 117 ha notato un’attività insolita durante un giorno festivo. All’interno del capannone, i finanzieri hanno trovato operai bengalesi, indiani e pachistani impiegati nella saldatura dei preziosi. Durante le verifiche, sono stati identificati 39 lavoratori extracomunitari, di cui 24 completamente “in nero” e 15 “irregolari”, poiché il titolare non li aveva registrati nel Libro Unico del Lavoro. Il titolare, di origine bengalese, è stato denunciato per violazione delle norme sull’occupazione di extracomunitari, in quanto aveva impiegato anche un minorenne senza documenti di soggiorno. Inoltre, sono stati scoperti sei operai che avevano aperto l’iter per la protezione internazionale e non erano impiegabili, e altri otto lavoratori che erano in Italia con il “decreto flussi”, ma senza il “permesso di soggiorno per lavoro subordinato”. Un controllo simile è stato effettuato anche presso un’altra ditta di oreficeria, dove un pakistano impiegava quattro connazionali “in nero”, di cui tre avevano chiesto la protezione internazionale.

Scoperta di lavoratori “in nero” nel settore edilizio

Le autorità hanno inoltre ispezionato sei ditte edili nella provincia di San Giovanni Valdarno, dove sono stati scoperti ben 85 lavoratori “in nero”, per lo più italiani. In particolare, otto di loro erano ufficialmente disoccupati ma percepivano indebitamente l’indennità mensile di disoccupazione (Naspi) per un totale di 60.000 euro. Durante le verifiche, è emerso che una delle imprese aveva una sede fittizia in un paese dell’Unione Europea con una tassazione inferiore rispetto all’Italia, ma era di fatto amministrata nel territorio nazionale. Complessivamente, sono state contestate sanzioni per oltre 300.000 euro e sono stati denunciati due amministratori per reati fiscali, in quanto sono state trovate imposte evase per circa 3.300.000 euro.

Conclusioni

I controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Arezzo hanno portato alla scoperta di numerose irregolarità nel settore dell’oreficeria, gioielleria e edilizia. Le autorità hanno contestato sanzioni per un valore significativo e sospeso l’attività di alcune imprese coinvolte. Inoltre, sono state scoperte evasione fiscale e indebita percezione di indennità di disoccupazione. Questi risultati dimostrano l’importanza di condurre regolari controlli per garantire il rispetto delle norme lavorative e fiscali, nonché la tutela dei diritti dei lavoratori.