Ultimo aggiornamento il 22 Dicembre 2023 by Redazione
Elon Musk cerca di portare Starlink in Italia per la connessione internet via satellite
Elon Musk, l’imprenditore di spicco di SpaceX, X e Tesla, sta cercando di espandere le attività di Starlink in Italia. I rappresentanti italiani di SpaceX hanno intensificato i contatti con il governo italiano e gli operatori delle telecomunicazioni per esplorare la possibilità di offrire servizi di connessione internet via satellite per i progetti di diffusione della banda ultralarga nel paese.
Contatti con il governo e gli operatori
I rappresentanti di Starlink hanno avviato discussioni con la presidenza del Consiglio, il Dipartimento per la trasformazione digitale e il ministero delle Imprese e del made in Italy. Inoltre, stanno anche cercando di collaborare con Open Fiber, l’azienda statale responsabile della copertura in ultrabroadband delle aree bianche, e con Tim, per la copertura delle aree grigie. È previsto un incontro tra i manager di Starlink e Tim.
Il progetto per la copertura delle aree remote
L’obiettivo di Starlink è quello di integrare la copertura tradizionale offerta da Open Fiber e Tim con la fibra ottica o il fixed wireless access. Nonostante le complesse regole di concessione e aggiudicazione stabilite dal governo, Elon Musk ha avuto una conversazione telefonica con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Secondo Urso, hanno discusso di spazio e nuove tecnologie.
Gli incontri e le sfide tecniche e giuridiche
Starlink offre già servizi di internet via satellite in Italia, con opzioni per case, aziende e imbarcazioni. La sua attività si basa sulla costellazione di satelliti di SpaceX, la più grande al mondo, che opera nell’orbita terrestre a bassa quota. Durante un incontro con lo staff della premier Giorgia Meloni e al Dipartimento per la transizione digitale, è stata presentata l’attività di Starlink. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni prestazionali che potrebbero rendere difficile l’utilizzo di Starlink nel progetto “Italia a 1 Giga”, che richiede una copertura di almeno 1 gigabit al secondo.
Anche per la copertura delle aree bianche ci sono sfide da considerare. Mentre l’utilizzo di internet via satellite potrebbe essere possibile in alcune aree remote con prestazioni più basse, è necessario un approfondimento giuridico sulla concessione di Open Fiber, poiché l’infrastruttura è di proprietà pubblica e dovrebbe essere integrata con un sistema satellitare privato e tecnologie non europee.