Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 by Redazione
Arrestato per blocco stradale: condotta pericolosa ma non di strage
L’arresto di Alex Baiocco e dei suoi complici per aver teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo, mettendo in pericolo la sicurezza di motociclisti e ciclisti, ha suscitato indignazione. Tuttavia, secondo il giudice, questa condotta non può essere qualificata come strage.
Secondo il gip di Milano, la strage consiste nel compiere atti che mettono in pericolo la pubblica incolumità, con l’intento di uccidere. Tuttavia, nel caso in questione, non è stato dimostrato che l’azione di Baiocco e dei suoi complici avesse l’obiettivo di uccidere.
Anche l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti non è stata confermata. Tuttavia, è indubbio che il pericoloso dispositivo creato dai tre individui avesse l’obiettivo di ostacolare la libera circolazione stradale.
La decisione del giudice
Il gip di Milano, Domenico Santoro, ha convalidato l’arresto di Alex Baiocco e ha disposto il carcere per il reato di blocco stradale. Tuttavia, il giudice ha respinto le accuse di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Secondo il giudice, la condotta di Baiocco e dei suoi complici è stata definita come “assurda” e appare difficile darle una diversa qualificazione. L’indagato stesso ha ammesso in interrogatorio di aver preso consapevolezza della gravità delle sue azioni solo dopo essere stato arrestato.
Pericolo per la sicurezza stradale
L’azione di Baiocco e dei suoi complici ha creato un pericoloso congegno che ha messo in pericolo la sicurezza stradale. Il cavo d’acciaio teso ad altezza uomo ha costituito un ostacolo per motociclisti e ciclisti, mettendo a rischio la loro incolumità.
Nonostante la gravità di questa condotta, il giudice ha ritenuto che non fosse possibile qualificarla come strage o attentato alla sicurezza dei trasporti. Tuttavia, l’arresto di Baiocco per il reato di blocco stradale dimostra la severità delle conseguenze per chi mette in pericolo la sicurezza stradale.
Fonte: ANSA