Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2024 by Redazione
La cronaca di Roma è stata segnata da un episodio drammatico che ha coinvolto un barboncino di soli due anni, di nome Oliver, tragicamente morto dopo essere stato aggredito da un cane meticcio. L’incidente è avvenuto a largo Preneste, nel quadrante est della Capitale, mentre il piccolo animale era a passeggio con la sua padrona. La vicenda ha suscitato un’ondata di indignazione e dibattito sulla sicurezza delle passeggiate canine e le responsabilità dei proprietari.
Il racconto della padrona di Oliver
Un’aggressione improvvisa
La padrona di Oliver ha denunciato pubblicamente quanto accaduto, descrivendo l’aggressione del suo cane come un evento traumatizzante. “Oliver è stato attaccato e morso da un cane aggressivo, lasciato libero da guinzaglio da una ragazza,” ha spiegato la giovane, visibilmente scossa dall’accaduto. Dopo l’aggressione, la ragazza, anziché prestare soccorso sia al cane che alla padrona, si è allontanata, rendendo la situazione ancora più drammatica.
L’intervento delle forze dell’ordine
Poco dopo l’incidente, la 21enne è stata fermata dai Carabinieri e dagli agenti del V gruppo Prenestino della polizia locale. Quest’ultimi hanno assunto il controllo delle indagini, accertando le dinamiche dell’accaduto. Le autorità hanno poi denunciato la giovane per “malgoverno dell’animale,” sottolineando la gravità della sua condotta.
La reazione della comunità e la diffusione del video
Un caso che ha colpito il quartiere
La notizia dell’aggressione si è rapidamente diffusa nel quartiere, suscitando reazioni di dolore e rabbia da parte della comunità. Molte persone che conoscevano Oliver hanno condiviso messaggi di cordoglio sui social network, creando un clima di solidarietà attorno alla padrona del cagnolino. La condivisione di un video, ripreso nei momenti successivi all’aggressione, ha contribuito a rendere virale la vicenda, attirando l’attenzione su problematiche più ampie riguardanti la sicurezza nelle passeggiate con animali domestici.
L’intervento politico
Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, ha espresso la sua indignazione riguardo all’accaduto, sottolineando che situazioni come quella di Oliver non devono più verificarsi. Santori ha richiamato l’attenzione sulle normative in materia di comportamento dei proprietari di cani. “Attendiamo ancora risposta all’interrogazione presentata a maggio per richiedere delle modifiche al regolamento,” ha dichiarato, evidenziando l’urgenza di affrontare questo tema.
La necessità di norme più rigorose
Problematica della sicurezza pubblica
La morte di Oliver ha evidenziato la necessità di rafforzare le regole riguardanti la conduzione dei cani nei luoghi pubblici. Santori ha denunciato come “le passeggiate che si trasformano in attentati alla pubblica incolumità sono troppo frequenti,” esortando la città a prendere misure più severe per garantire la sicurezza dei cittadini e degli animali stessi.
Proposte per un migliore controllo
Nel suo intervento, il politico ha suggerito che i cani dovrebbero essere sempre tenuti al guinzaglio, e che le razze considerate aggressive dovrebbero indossare anche una museruola, specialmente al di fuori delle aree dedicate. Santori ha evidenziato che le aree per cani devono essere ben recintate e le norme chiaramente esposte per evitare ulteriori tragedie.
Questa triste vicenda di Oliver ha sollevato un dibattito importante sulla responsabilità dei proprietari di animali e sulla necessità di intervenire per tutelare la sicurezza pubblica, aspetti che richiedono attenzione e azioni concrete da parte delle autorità competenti.