Un verdetto storico contro la ‘ndrangheta: il caso “Costa Pulita”

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Un verdetto storico contro la 'ndrangheta: il caso "Costa Pulita" - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Marzo 2024 by Francesca Monti

La fine di un lungo processo

Il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso un verdetto senza precedenti nel filone ordinario del processo “Costa Pulita”, derivato dall’operazione antimafia omonima del 2016 che ha portato all’arresto di presunti affiliati dei clan ‘ndranghetisti Accorinti, Mancuso e Il Grande. Con 25 condanne, 13 non doversi procedere e 7 assoluzioni, il processo ha coinvolto 45 imputati, tra cui imprenditori, ex amministratori comunali e funzionari pubblici, accusati di associazione mafiosa, estorsione, usura e altri reati legati al mondo criminale.

I numeri della giustizia

La sentenza ha deliberato un totale di 140 anni di reclusione, ben al di sotto delle richieste della procura che arrivavano a 300 anni. Un risarcimento danni è stato previsto per varie parti civili, inclusa l’Associazione antiracket di Vibo Valentia e istituzioni locali e regionali coinvolte nelle vicende processuali.

Le figure di spicco

Tra le condanne più significative, il presunto capo Pantaleone Mancuso “Scarpuni” ha ricevuto una pena di 13 anni e 8 mesi, mentre Domenico Mancuso, figlio di Peppe detto “‘mbrogghja”, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi. Anche l’ex assessore di Briatico Domenico Marzano e Armando Bonavita, figlio del defunto boss Pino, hanno ricevuto pesanti condanne, evidenziando la portata dell’operazione giudiziaria e la netta presa di posizione contro la criminalità organizzata.