Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2023 by Redazione
Annullato il sequestro di beni da 2,25 milioni di euro a “Ecologia oggi”
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha deciso di annullare il sequestro di beni per un valore di due milioni e 250 mila euro che era stato disposto il 20 novembre scorso dal gip di Lamezia Terme. Il sequestro era stato eseguito su richiesta della Procura della Repubblica a carico della società “Ecologia oggi”, attiva nel settore della raccolta dei rifiuti e di proprietà della famiglia Guarascio. Il provvedimento di sequestro era stato eseguito dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro della Guardia di finanza.
La revoca del provvedimento in seguito all’istanza presentata dai legali della società
L’annullamento del sequestro è stato disposto in seguito all’istanza presentata dai legali della società, gli avvocati Francesco Gambardella, Edoardo Ferragina e Francesco Iacopino. I beni sequestrati saranno restituiti immediatamente ai proprietari.
L’inchiesta e le accuse di malversazione di risorse pubbliche
Il provvedimento di sequestro dei beni era stato eseguito nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura, che ha coinvolto Ortensia Guarascio, amministratrice della società all’epoca dei fatti risalenti al 2022. Guarascio risulta indagata per malversazione di risorse pubbliche e per l’ipotesi di responsabilità amministrativa correlata. Secondo l’accusa, la società “Ecologia oggi” avrebbe ottenuto un finanziamento di cinque milioni di euro grazie al “Decreto liquidità”, una misura adottata per il rilancio dell’economia durante l’emergenza epidemiologica da Covid. Il finanziamento era finalizzato al potenziamento degli impianti e all’acquisto di macchinari strumentali all’attività d’impresa. Tuttavia, dalle indagini è emerso che parte della somma ricevuta sarebbe stata destinata ad altri scopi, come la distribuzione di dividendi, il ripianamento di conti correnti con saldo negativo, il rimborso di altri finanziamenti e il pagamento di decreti ingiuntivi e stipendi.
I difensori di “Ecologia oggi” hanno contestato le accuse, sostenendo la correttezza e la legittimità delle azioni dei titolari della società e la mancanza dei presupposti per disporre il sequestro dei beni.