Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2024 by Redazione
San Marino: Proposta di legge per vietare l’uso dei telefonini nelle scuole elementari e medie
Il Congresso di Stato di San Marino, il Governo del piccolo stato, si appresta a presentare una proposta di legge che mira a vietare l’uso dei telefonini nelle scuole elementari e medie. Questa iniziativa è stata avviata in seguito all’approvazione di un suggerimento di legge da parte del Consiglio grande e generale, il parlamento sammarinese, che ha risposto a un’istanza d’arengo presentata da un gruppo di docenti delle scuole medie. Secondo i media locali, questa proposta è stata avanzata a causa di ciò che i docenti definiscono “un’emergenza educativa e sociale ormai insostenibile”.
L’istanza d’arengo è stata presentata ai Capitani Reggenti, i capi di Stato di San Marino, poco dopo il loro insediamento. La richiesta era quella di regolamentare maggiormente l’uso dei tablet e dei cellulari, vietando ai minori di 11 anni di utilizzarli, soprattutto all’interno delle scuole ma anche, eventualmente, nei luoghi pubblici. Tuttavia, al momento non sono ancora stati specificati i dettagli riguardanti i limiti e i luoghi in cui tali restrizioni dovrebbero essere applicate ai bambini che possiedono un cellulare. Una regolamentazione più precisa sarà possibile solo con l’approvazione della proposta di legge che recepisce l’istanza d’arengo.
Secondo quanto riportato, questa proposta di legge è stata accolta con interesse e attenzione da parte delle autorità sammarinesi. Tuttavia, non è ancora chiaro se verrà effettivamente adottata e quali saranno le eventuali modifiche apportate. Sarà necessario un dibattito approfondito e una valutazione accurata prima di prendere una decisione definitiva in merito a questa questione.
In conclusione, San Marino sta affrontando la questione dell’uso dei telefonini nelle scuole elementari e medie attraverso una proposta di legge che mira a vietare tale pratica. Questa iniziativa è stata avviata in risposta a un’istanza d’arengo presentata da un gruppo di docenti che ha evidenziato l’esigenza di una maggiore regolamentazione. Tuttavia, al momento non sono ancora stati stabiliti i dettagli riguardanti i limiti e i luoghi in cui tali restrizioni dovrebbero essere applicate. Sarà necessario attendere la presentazione della proposta di legge per avere una regolamentazione più precisa in merito a questa questione.