Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Corte d’Appello di Milano: illegittime le iscrizioni delle coppie di donne
La Corte d’Appello civile di Milano ha preso una decisione importante riguardo alle trascrizioni dei riconoscimenti dei figli di tre coppie di donne, nati con procreazione assistita all’estero. La sezione famiglia della Corte ha accolto il ricorso della Procura milanese contro i decreti del Tribunale che avevano ritenuto valide le iscrizioni “sul Registro degli atti di nascita della doppia maternità del bambino”.
La Corte d’Appello ha dichiarato illegittime queste iscrizioni, sostenendo che la questione richiede l’intervento del Legislatore per creare una normativa adeguata che bilanci i diritti dei soggetti coinvolti nella procreazione assistita. La Corte ha sottolineato che il Legislatore è l’unico soggetto in grado di creare un disegno normativo completo che rispetti i diritti costituzionali, compresi quelli del nascituro.
Secondo la Corte d’Appello di Milano: “La materia di cui si tratta richiede l’intervento del Legislatore, unico soggetto capace di operare un articolato disegno normativo idoneo a declinare in modo corretto i diritti dei soggetti coinvolti nella vicenda procreativa umana medicalmente assistita, realizzando il bilanciamento di diritti di rango costituzionale che non devono venire a trovarsi in conflitto tra loro, ivi inclusi quelli del nascituro, soggetto capace di diritti, nel suo essere e nel suo divenire“.
Questa decisione della Corte d’Appello di Milano ha un impatto significativo sul riconoscimento legale delle coppie di donne che hanno avuto figli tramite procreazione assistita all’estero. La Corte ha stabilito che le iscrizioni sul Registro degli atti di nascita della doppia maternità sono illegittime, aprendo la strada a una possibile revisione della normativa italiana in materia di procreazione assistita.
In conclusione, la Corte d’Appello civile di Milano ha dichiarato illegittime le iscrizioni sul Registro degli atti di nascita della doppia maternità per i casi di tre coppie di donne. La Corte ha sottolineato la necessità dell’intervento del Legislatore per creare una normativa adeguata che bilanci i diritti dei soggetti coinvolti nella procreazione assistita. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sulla normativa italiana in materia di procreazione assistita e aprire la strada a possibili cambiamenti futuri.