Tragedia a Salemi, operaio precipita da pala eolica: indagini in corso

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Tragedia a Salemi, operaio precipita da pala eolica: indagini in corso - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 14 Maggio 2024 by Francesca Monti

Contesto: Un grave incidente sul lavoro si è verificato nel parco eolico “Erg 69” di contrada Ranchibilotto a Salemi, in provincia di Trapani. Giuseppe Carpinelli, 33 anni, originario di San Marco dei Cavoti e dipendente della Ivpc service, ha perso la vita mentre stava lavorando a circa 80 metri d’altezza.

Prima sezione: “Le circostanze della tragedia”

Sottotitolo 1: Il mancato utilizzo delle misure di sicurezza

Secondo quanto accertato dai vigili del fuoco, intervenuti per il recupero del corpo, Carpinelli non indossava né il casco di protezione né l’imbracatura necessaria per i lavori in quota. Una circostanza agghiacciante che ha reso ancor più tragica la sua morte.

Sottotitolo 2: La caduta e il recupero del corpo

Per cause ancora da accertare, l’uomo ha perso l’equilibrio e ha precipitato sino a un’altezza di 50 metri da terra, sempre all’interno del pilone. Una caduta fatale che non gli ha lasciato scampo. vigili del fuoco, con l’ausilio di personale specializzato, sono riusciti a recuperare il corpo dell’operaio solo dopo diverse ore.

Seconda sezione: “Indagini e interrogativi”

Sottotitolo 1: ‘apertura di un’inchiesta

La procura di Marsala ha aperto un’indagine per fare luce sulla dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Un’inchiesta che si annuncia complessa e che dovrà fare i conti con la difficoltà di ricostruire le esatte circostanze della tragedia.

Sottotitolo 2: La questione della sicurezza sul lavoro

Il mancato utilizzo delle misure di sicurezza da parte di Carpinelli pone l’accento su un tema di grande attualità e importanza: quello della sicurezza sul lavoro. Un problema che, nonostante le numerose normative e campagne di sensibilizzazione, continua a mietere vittime e a rappresentare una sfida per le istituzioni e per le aziende.

La tragedia di Salemi, dunque, non è solo un fatto di cronaca, ma anche un’occasione per riflettere sulle nostre responsabilità individuali e collettive e per impegnarci, ciascuno nel proprio ruolo, a garantire a tutti i lavoratori condizioni di sicurezza e di dignità.

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