Ultimo aggiornamento il 18 Maggio 2024 by Francesca Monti
Contesto: Sabato scorso, le strade di Torino sono state animate da una manifestazione pro Palestina organizzata dal coordinamento ‘Torino per Gaza’. ‘evento, che ha visto la partecipazione di oltre un migliaio di persone, si è concluso davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche della città. Tuttavia, la protesta pacifica è stata macchiata da atti vandalici compiuti da alcuni attivisti con il volto coperto contro un McDonald’s situato lungo il percorso del corteo.
Prima parte: La manifestazione e gli atti vandalici
La manifestazione pro Palestina è iniziata nel pomeriggio di sabato, con un corteo che si è snodato per le vie del centro di Torino. manifestanti, provenienti da diverse realtà associative e politiche, hanno espresso la loro solidarietà al popolo palestinese e la loro condanna nei confronti delle politiche di Israele.
Tuttavia, mentre il corteo stava raggiungendo via Sant’Ottavio, alcuni attivisti con il volto coperto hanno preso di mira un McDonald’s situato lungo la strada. vandali hanno imbrattato i muri e i vetri del fast food con scritte e simboli, accusando la catena di essere complice di Israele.
‘intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, ma l’episodio di vandalismo ha comunque gettato un’ombra sulla manifestazione, che era stata fino a quel momento pacifica e partecipata.
Seconda parte: Il minuto di silenzio e lo striscione con l’elenco dei martiri
Al termine del corteo, i manifestanti si sono riuniti davanti a Palazzo Nuovo per un momento di riflessione e di commemorazione. È stato osservato un minuto di silenzio in ricordo dei “20.391 martiri palestinesi uccisi dall’esercito dal 7 ottobre ad aprile”, come recitava un volantino distribuito durante la manifestazione.
Alcuni membri della comunità islamica presenti al corteo hanno poi scandito la frase “Allah akbar”, “Allah è grande”, esprimendo la loro fede e la loro speranza di giustizia per il popolo palestinese.
Infine, sulle scale di Palazzo Nuovo è stato srotolato uno striscione con “l’elenco dei martiri’ aggiornato”, come ha spiegato un portavoce del coordinamento ‘Torino per Gaza’. “Questa lista infinita – si leggeva nello striscione – avrà termine solo quando terminerà la nostra complicità nel legittimare ogni azione israeliana dal ’48 ad oggi”.
La manifestazione di sabato scorso a Torino ha quindi rappresentato un momento di partecipazione e di confronto per la comunità palestinese e per tutti coloro che si battono per i diritti umani e per la pace in Medio Oriente. Tuttavia, l’episodio di vandalismo compiuto da alcuni attivisti con il volto coperto ha dimostrato come la rabbia e la frustrazione per la situazione in Palestina possano talvolta sfociare in gesti violenti e inaccettabili, che non fanno altro che minare la credibilità e l’efficacia della protesta pacifica.