Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Nel Lazio, il morbillo ha registrato un preoccupante aumento nel corso del 2024, dove sono stati documentati 185 casi fino a luglio, rispetto a un solo caso nello stesso periodo del 2023. Questi dati provengono dal rapporto “Morbillo & Rosolia News” di Epicentro, gestito dall’Istituto superiore di sanità. La notizia si colloca in un contesto di crescente attenzione nei confronti delle malattie infettive e della necessità di una maggiore copertura vaccinale per prevenire focolai epidemici.
L’incidenza del morbillo nel Lazio
Dati e confronto con altre regioni
Il rapporto numero 75 di Epicentro rivela che il Lazio presenta l’incidenza più elevata di morbillo in Italia, con 55,4 casi ogni milione di abitanti. A seguire ci sono l’Abruzzo , l’Emilia-Romagna e la Sicilia . In comparazione, l’incidenza nazionale durante lo stesso periodo è stata di 23,5 casi per milione. Queste cifre destano preoccupazione, evidenziando la necessità di un intervento attivo per proteggere la salute pubblica.
Fattori che influenzano l’aumento
Il rapporto sottolinea che l’aumento di casi è attribuibile a diverse cause, tra cui una copertura vaccinale insufficiente, inferiore al 95% per le due dosi raccomandate. Inoltre, l’importazione di casi provenienti da aree con elevata circolazione del virus e la stagionalità tipica del morbillo, che mostra un picco in tardo inverno e in primavera, contribuiscono a questa epidemia. Questa malattia è estremamente contagiosa, in grado di rimanere trasmissibile nell’aria e sulle superfici fino a due ore e può iniziare a contagiare già quattro giorni prima della comparsa dei sintomi.
Efficacia e necessità della vaccinazione
Il report evidenzia che la vaccinazione è l’unico rimedio per proteggersi dal morbillo e dalle sue potenziali complicanze. Le statistiche indicano che circa un caso su venti di morbillo può sfociare in polmonite, mentre l’encefalite si verifica in un caso ogni mille. Ogni anno, si registrano 1-2 decessi per ogni mille casi di morbillo. La vaccinazione con due dosi offre un’efficacia del 97%. È interessante notare che la maggior parte dei contagi recenti riguarda persone non vaccinate o che hanno ricevuto solo una dose, con un’incidenza elevata tra adolescenti e giovani adulti, anche se i bambini sotto i cinque anni risultano essere ancora la categoria più vulnerabile.
La campagna vaccinale dell’ASL Roma 3
Obiettivo della campagna
In risposta all’aumento dei casi, l’ASL Roma 3 ha inaugurato una campagna di sensibilizzazione sui social media per incoraggiare la vaccinazione anti-morbillo. Francesca Milito, direttrice generale dell’ASL, ha ribadito l’importanza della vaccinazione: “Il morbillo è una malattia infettiva esantematica di alta contagiosità, trasmissibile attraverso secrezioni respiratorie.” Il vaccino, sicuro ed efficace, fornisce una protezione di lunga durata alle persone che completano il ciclo vaccinale.
Raccomandazioni per la vaccinazione
Il Ministero della Salute consiglia vivamente due dosi del vaccino MPR-V per i bambini. La prima dose dovrebbe essere somministrata tra i 12 e i 15 mesi, con la seconda dose prevista tra i 5 e i 6 anni. Per facilitare l’accesso alla vaccinazione, è possibile consultare il sito web dell’ASL Roma 3, contattare il numero verde 800 605040, o scrivere all’indirizzo email vaccinazioni@aslroma3.it, dal lunedì al venerdì, per informazioni relative agli orari e alle modalità di vaccinazione.
Importanza della comunicazione
La campagna non si limita a diffondere informazioni sulla vaccinazione, ma mira anche a coinvolgere la comunità nel comprendere i rischi associati alla malattia. L’educazione gioca un ruolo cruciale nel promuovere un comportamento responsabile e nel combattere la disinformazione che circola attorno alle vaccinazioni. Un coinvolgimento attivo della popolazione è fondamentale per affrontare le sfide poste dal morbillo nel Lazio e garantire la salute dei più giovani e vulnerabili.