Caos elettorale a Roma: scontro tra governo e Campidoglio dopo i ritardi nello spoglio

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Caos elettorale a Roma: scontro tra governo e Campidoglio dopo i ritardi nello spoglio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 11 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi

Contesto: Un’aspra controversia tra il governo e il Campidoglio di Roma è scoppiata a seguito dei ritardi nello spoglio delle schede elettorali causati da un malfunzionamento del sistema informatico e da incongruenze in 78 sezioni, che hanno reso necessario un riconteggio.

Il tilt del sistema informatico e le accuse del ministro Crosetto

Un “bug” del sistema informatico ha causato un ritardo di 12 ore nella pubblicazione dei risultati provvisori sul sito del Ministero dell’Interno, creando una situazione che il ministro Guido Crosetto ha definito “vergognosa”. ‘Italia si è così trovata ad essere l’unica nazione in Europa a non aver ancora individuato il numero di parlamentari eletti.

Il Campidoglio, tuttavia, ha prontamente replicato, sottolineando che lo spoglio è stato completato e che il ministro dovrebbe informarsi meglio. Inoltre, da Palazzo Senatorio hanno precisato che non c’è stato alcun ritardo o anomalia nella trasmissione dei dati elettorali ai fini della proclamazione ufficiale degli eletti, che avverrà nei tempi previsti.

Il sindaco Roberto Gualtieri, desideroso di fare chiarezza su un caso che ha messo la Capitale al centro dell’attenzione nazionale, ha già disposto un’indagine interna per chiarire le responsabilità.

Le 78 sezioni da riconteggiare e la replica di Roma Capitale

Nonostante la questione informatica sia stata risolta, resta da affrontare il problema delle 78 sezioni in cui incongruenze ed errori, come un numero di voti superiori ai votanti o verbali consegnati in bianco, hanno reso necessario un riconteggio. Tale operazione, però, non potrà avvenire prima di venerdì, come avvisato dalla sezione elettorale del Tribunale.

Il Campidoglio ha specificato che non sono i verbali ad essere incongruenti, bensì i ‘modelli 121’, ovvero “schede sintetiche di rilevazione del voto di lista” irrilevanti per la proclamazione. In genere, i ‘121’ incongruenti sono circa la metà, ma questa volta il bug non avrebbe permesso al presidente di seggio di correggere le inesattezze seduta stante.

Il ministro della Difesa ha accusato il comune di Roma di disorganizzazione, ma l’assessore alle Politiche del personale di Roma, Andrea Catarci, ha replicato, sottolineando che Roma Capitale ha ultimato l’inserimento dei voti di lista e concluso lo spoglio nella giornata di ieri. problemi relativi ai risultati delle sezioni mancanti sarebbero stati causati da errori durante la trascrizione manuale dei voti, senza però condizionare le operazioni di spoglio.

Catarci ha inoltre aggiunto che i verbali incongruenti non rallentano in alcun modo le pratiche del tribunale, che ha regolarmente avviato tutte le operazioni.* Se lo spoglio non si fosse concluso, come ha sostenuto Crosetto, l’Ufficio elettorale del tribunale di Roma non si sarebbe insediato per riconteggiare le schede.

Ieri, Catarci aveva già ribadito la corretta conclusione delle operazioni di spoglio e la successiva immissione dei dati sulle preferenze nel sistema digitale, per essere trasmessi al Viminale. Tuttavia, quei dati non sono stati inseriti dal Viminale, tanto che sul sito Eligendo viene precisato che il riparto dei seggi sulla piattaforma è da ritenersi “ufficioso e provvisorio” a causa della mancanza dei risultati di 78 sezioni della Circoscrizione e di alcuni dati relativi a Campobasso.

Anche le elezioni comunali di Campobasso e Lecce sono in bilico a causa di diversi disagi che hanno portato al riconteggio delle schede. La situazione resta quindi tesa, mentre Roma e il governo continuano a discutere sull’accaduto e a cercare di risolvere i problemi emersi durante lo spoglio elettorale.