Ultimo aggiornamento il 15 Settembre 2024 by Giordana Bellante
A due anni dalla devastante alluvione che ha colpito le Marche, portando a un bilancio tragico di 13 vittime, diverse cerimonie di commemorazione si svolgeranno oggi a Senigallia e in altri Comuni dell’hinterland. Questa data segna un momento di riflessione e ricordo, non solo per le vittime, ma anche per le incertezze ancora presenti riguardo alla gestione delle emergenze e alla sicurezza del territorio.
Senigallia: un tributo alle vittime
Un ricordo toccante lungo il fiume Misa
A Senigallia, l’atmosfera di commemorazione sarà palpabile, con la prevista deposizione di un mazzo di rose rosse nei pressi del Ponte 2 Giugno, noto anche come “Ponte degli Angeli“, in onore delle 13 vite perse durante l’alluvione del 15 settembre 2022. Questo ponte, intitolato nel 2021 in memoria delle vittime della tragedia avvenuta nel 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra, simbolizza la resilienza e la vulnerabilità della comunità. Il gesto di deporre fiori rappresenta non solo un omaggio ai defunti, ma anche una richiesta di maggiore sicurezza e attenzione alle problematiche legate al territorio e alla gestione delle risorse idriche.
Cerimonie in altri Comuni
Le commemorazioni non si limiteranno a Senigallia. In particolare, a Pianello di Ostra, si svolgerà una fiaccolata alle ore 20, dove membri della comunità si riuniranno per ricordare le vittime dell’alluvione. A Barbara, alle ore 18, si terrà una funzione davanti alla casa di Brunella Chiù, una delle vittime travolte dalla furia del Nevola, insieme alla figlia Noemi Bartolucci. Una miracolosa salvezza è stata quella di Simone Bartolucci, che riuscì a salvarsi soltanto aggrappandosi a una pianta per ore. Un gesto molto significativo avverrà anche sul ponte di Ripalta, dove verranno deposti fiori in memoria del piccolo Mattia Luconi, un’altra vittima innocente di questa tragedia.
Le indagini in corso: ombre sulle responsabilità
Procedimenti penali e inchieste approfondite
L’alluvione del 2022 ha sollevato interrogativi anche sul piano giuridico e gestionale. La Procura dell’Aquila sta conducendo due separate inchieste per chiarire le dinamiche di quell’evento disastroso. La prima, chiusa nel novembre 2023, riguarda presunti ritardi negli avvisi alla popolazione, coinvolgendo 14 indagati, tra cui sei sindaci e alcuni funzionari della protezione civile. Gli inquirenti stanno esaminando se ci siano state delle negligenze nell’allertamento della popolazione, un aspetto cruciale per la sicurezza pubblica.
La vicenda del Ponte 2 Giugno
Parallelamente, la seconda inchiesta si focalizza sull’adeguatezza del Ponte 2 Giugno in relazione alle alluvioni. Secondo una consulenza disposta dal PM Fabio Picuti, il ponte potrebbe non essere stato costruito secondo le norme di sicurezza necessarie, in quanto potrebbe ostacolare il deflusso delle acque del fiume. Questa seconda inchiesta ha visto l’emergere di richieste di rinvio a giudizio per 22 persone, con udienza preliminare fissata per il 4 dicembre. Le accuse includono omissioni o negligenze nei lavori di manutenzione e gestione degli alvei fluviali, impattando su funzionari e tecnici della Regione Marche e del Comune di Serra de’ Conti.
Il futuro e la sicurezza del territorio
Necessità di interventi immediati
Le cerimonie di commemorazione rappresentano solo uno degli aspetti di un tema più ampio, che richiede un’attenzione rinnovata alla sicurezza del territorio marchigiano. Le evidenze delle inchieste in corso suggeriscono la necessità di un riesame profondo delle infrastrutture e dei protocolli di sicurezza, affinché non si ripetano tragedie simili. Il ricordo delle vittime deve servire come monito per il futuro, spingendo le autorità a prendere decisioni più tempestive e efficaci quando si tratta di prevenzione delle calamità naturali.