Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Indagine a Torino sulla fornitura di mascherine: richiesta di condanna per due mediatori e assoluzione per un imprenditore
Un’indagine a Torino riguardante la fornitura di mascherine per il Covid nel 2020 ha portato alla richiesta di condanna per due mediatori e all’assoluzione di un imprenditore. L’accusa, secondo quanto riportato dal quotidiano Corriere di Torino, è di truffa ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. L’indagine è stata avviata a seguito di un ordine di 350mila mascherine Ffp2, del valore di 800mila euro, effettuato dall’Asl To3 per conto della Regione Piemonte, che cercava di reperire dispositivi di protezione per ospedali, Rsa e uffici pubblici rimasti aperti. Tuttavia, le mascherine consegnate erano tutte chirurgiche e prive di certificazione, con un valore inferiore di otto volte rispetto a quanto ordinato.
L’acquisto delle mascherine era stato effettuato da un imprenditore con una società con sede a Londra, tramite l’intermediazione di due mediatori. Durante l’istruttoria dibattimentale, il pubblico ministero Giovanni Caspani ha chiesto la condanna dei due mediatori, sostenendo che si fossero improvvisati fornitori e avessero cercato le mascherine su un noto sito di e-commerce, Alibaba. “Ci hanno fornito della spazzatura invendibile. Bastava restituire i soldi, dove sono finiti?” ha dichiarato Andrea Castelnuovo, avvocato dell’Azienda sanitaria locale che aveva presentato la denuncia che ha dato avvio all’inchiesta.
Le accuse e la richiesta di condanna
L’accusa nei confronti dei due mediatori riguarda la truffa ai danni dello Stato e la frode in pubbliche forniture. Secondo l’indagine, i mediatori si sarebbero improvvisati fornitori e avrebbero cercato di reperire le mascherine su Alibaba, un noto sito di e-commerce. Tuttavia, le mascherine consegnate erano tutte chirurgiche e prive di certificazione, con un valore inferiore di otto volte rispetto a quanto ordinato. Il pubblico ministero Giovanni Caspani ha chiesto la condanna dei due mediatori al termine dell’istruttoria dibattimentale.
L’assoluzione per l’imprenditore
Diversamente dai due mediatori, l’imprenditore che aveva effettuato l’acquisto delle mascherine è stato assolto. Non sono emerse prove a suo carico che dimostrassero la sua partecipazione alla truffa o alla frode. L’imprenditore aveva acquistato le mascherine tramite la sua società con sede a Londra, ma non era a conoscenza del fatto che le mascherine consegnate fossero chirurgiche e prive di certificazione. L’assoluzione dell’imprenditore è stata una decisione presa in seguito all’istruttoria dibattimentale.
In conclusione, l’indagine a Torino sulla fornitura di mascherine nel 2020 ha portato alla richiesta di condanna per due mediatori e all’assoluzione di un imprenditore. Le mascherine consegnate erano tutte chirurgiche e prive di certificazione, non corrispondenti a quanto ordinato. L’imprenditore che aveva effettuato l’acquisto è stato assolto, mentre i due mediatori sono stati accusati di truffa ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. La decisione finale spetterà al tribunale.