Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Israele lavora per creare un passaggio sicuro a Rafah
Le forze israeliane stanno lavorando per creare un passaggio sicuro a Rafah, consentendo ai civili palestinesi di lasciare la città, secondo quanto dichiarato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Rafah, che ospita circa 1,4 milioni di persone, è stata teatro di intensi bombardamenti durante i mesi di guerra tra Israele e Hamas. Netanyahu ha assicurato che gli Stati Uniti sostengono l’idea di un’operazione israeliana a Rafah solo se viene garantita la sicurezza dei residenti. Il premier ha affermato: “Stiamo lavorando a un piano dettagliato per trasferire i palestinesi di Rafah in un luogo sicuro”.
Netanyahu: Rafah è la chiave per la vittoria contro Hamas
Netanyahu ha sottolineato che la vittoria di Israele contro Hamas è “a portata di mano” e che Rafah è la chiave per raggiungerla. Nonostante i timori di una catastrofe, il premier israeliano è fiducioso nella capacità delle forze israeliane di ottenere la vittoria. Ha dichiarato: “La creazione di un passaggio sicuro a Rafah è fondamentale per raggiungere la vittoria contro Hamas”.
Nuovi bombardamenti israeliani a Rafah e altre città di Gaza
Nel frattempo, i raid israeliani su Rafah e altre città della Striscia di Gaza continuano a causare morti e feriti. Secondo fonti mediche citate dall’agenzia palestinese Wafa, almeno altre 25 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano questa mattina. Un rifugio nel sud di Rafah è stato colpito, insieme ad altre zone come Khan Younis e Deir al Balah, dove una donna e un bambino hanno perso la vita. La situazione nella Striscia di Gaza rimane estremamente precaria a causa dei continui attacchi israeliani.
Questo è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di violenze tra Israele e Hamas, che ha causato la morte di centinaia di persone e ha lasciato la popolazione civile in una situazione di estrema difficoltà. La comunità internazionale continua a chiedere una soluzione pacifica al conflitto e a esortare entrambe le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario. Tuttavia, finché non verrà raggiunto un accordo duraturo, la situazione a Gaza rimarrà estremamente instabile e i civili continueranno a pagare il prezzo più alto.