Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 by Redazione
Hezbollah lancia razzi contro Israele come “risposta iniziale” all’uccisione di un leader di Hamas
Il gruppo militante libanese Hezbollah ha lanciato oltre 60 razzi contro il nord di Israele come “risposta iniziale” all’uccisione di Saleh al Arouri, numero 2 di Hamas, in un raid a Beirut attribuito a Israele. In una nota, Hezbollah ha rivendicato l’azione, dichiarando: “Alle 8.15 abbiamo sparato 62 razzi contro la base israeliana di Meron”. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva precedentemente avvertito che l’assassinio di al Arouri “non resterà senza risposta”. Secondo Hezbollah, l’attacco ha causato anche feriti e la base colpita è stata descritta come “l’unico centro di intelligence, vigilanza e controllo aereo nel nord dell’entità usurpatrice”.
Aumentano le vittime a Gaza durante la rappresaglia israeliana
Il numero delle vittime nella Striscia di Gaza è salito a 22.722, mentre il numero dei feriti è arrivato a 58.166, a seguito della rappresaglia israeliana per l’attacco subito da Hamas il 7 ottobre scorso. Il ministero della Sanità gestito da Hamas ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 122 palestinesi e 256 sono rimasti feriti.
La situazione in Medio Oriente rimane tesa
La situazione in Medio Oriente rimane tesa a seguito degli attacchi di Hezbollah e della rappresaglia israeliana nella Striscia di Gaza. Le tensioni tra Israele e i gruppi militanti palestinesi si sono intensificate negli ultimi giorni, con un aumento delle violenze e delle vittime. La comunità internazionale sta monitorando attentamente la situazione e sta cercando di promuovere una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto. Tuttavia, al momento non sembra esserci una soluzione immediata in vista e la violenza continua a causare sofferenza e distruzione nella regione.
