Contestazione designazione Taurianova come Capitale del Libro 2024: Pd chiede spiegazioni a Sangiuliano

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Contestazione designazione Taurianova come Capitale del Libro 2024: Pd chiede spiegazioni a Sangiuliano - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Quattro città finaliste al concorso Capitale italiana del Libro 2024 sollevano dubbi sulla regolarità del processo decisionale

Quattro delle cinque città finaliste al concorso Capitale italiana del Libro 2024 (Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito) hanno espresso perplessità e sollevato dubbi sulla regolarità del concorso. Questo è accaduto dopo che il sottosegretario della Lega, Claudio Durigon, ha annunciato la designazione di Taurianova come vincitrice, basandosi su un’anticipazione ricevuta dal sindaco Roy Biasi.

Le città finaliste chiedono una comunicazione trasparente e tempestiva

I rappresentanti dei Comuni finalisti hanno dichiarato che la notizia è trapelata prima dell’ufficialità del ministero della Cultura. Questa mancanza di chiarezza solleva dubbi sulla validità del processo decisionale e influisce negativamente sulla sua percezione. Pertanto, le quattro città finaliste chiedono una pronta e trasparente comunicazione da parte del ministero per garantire l’integrità del concorso.

Il Pd chiede al ministro Sangiuliano di fare chiarezza

Il Partito Democratico ha chiesto al ministro della Cultura, Sangiuliano, di fare chiarezza sul concorso per designare la Capitale italiana del libro 2024. Questa richiesta è stata avanzata dopo le parole pronunciate dal sottosegretario Durigon e i dubbi sollevati dalle altre città candidate. Il fatto che il sottosegretario abbia annunciato la designazione di Taurianova come vincitrice, basandosi su un’anticipazione del sindaco del Comune, senza una dichiarazione ufficiale del ministero della Cultura, solleva dubbi sulla regolarità del concorso. Pertanto, il Pd ritiene che sia dovere del ministro fare piena chiarezza sulla validità del processo decisionale e garantire l’integrità e la trasparenza del concorso che le anticipazioni del sottosegretario mettono a rischio.