Emergenza suicidi carceri italiane: La richiesta di intervento

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Emergenza suicidi carceri italiane: La richiesta di intervento - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 18 Aprile 2024 by Giordana Bellante

Una situazione allarmante
La giornata sulla scalinata del palazzo di giustizia di Cagliari si è trasformata in un momento di protesta e sensibilizzazione contro il protrarsi dei suicidi nelle carceri italiane. Nomi, date e città di trenta tragedie si sono susseguiti durante il flash mob organizzato dalla Camera penale di Cagliari, dai garanti dei penitenziari sardi e dalle associazioni a difesa dei detenuti. È emerso un quadro allarmante: ben 30 suicidi dall’inizio dell’anno, cifra che ha destato preoccupazione e ha spinto le istituzioni a reagire per porre fine a questa emergenza.

La voce della Camera penale di Cagliari
Il presidente Franco Villa ha lanciato un grido d’allarme, evidenziando come il numero dei suicidi in carcere superi di gran lunga quello verificatosi al di fuori delle mura penitenziarie. La causa di tale tragedia è individuata nel sovraffollamento delle carceri, nella precaria situazione della sanità penitenziaria e nella presenza massiccia di detenuti tossicodipendenti e malati psichiatrici. Villa ha sottolineato la necessità di adottare soluzioni immediate, proponendo come primo passo l’amnistia e l’indulto per alleviare la pressione carceraria, insieme a strategie a lungo termine come l’implementazione di misure di housing per detenuti in alternative alla detenzione.

L’allarme della garante regionale Irene Testa
Anche la garante regionale delle carceri, Irene Testa, ha espresso la gravità della situazione definendola un’urgenza ed un’emergenza. Ha fatto appello alla politica e al legislatore affinché intervengano prontamente, evidenziando che le condizioni attuali delle carceri non sono sostenibili né per i detenuti né per la società. L’obiettivo è evitare condanne dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, agendo sul sovraffollamento carcerario che caratterizza i penitenziari italiani. Testa ha puntato il dito contro la politica, invitandola a assumersi le proprie responsabilità e ad adottare provvedimenti deflattivi per risolvere la questione in modo efficace.