Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2023 by Redazione
Il presepe “alternativo” di +Europa scatena polemiche sui social
Il presepe “alternativo” proposto da +Europa, il partito guidato da Riccardo Magi, ha suscitato un acceso dibattito sui social. L’immagine, che rappresenta la sacra famiglia in diverse configurazioni, tra cui due madri, due padri e un Gesù bambino di colore, è stata definita “blasfema” da alcuni utenti. La discussione è stata alimentata dall’annuncio dell’addio al partito di Anita Likmeta, imprenditrice italo-albanese.
“Pochezza politica”
Likmeta ha espresso la sua delusione riguardo al post di +Europa, definendolo “di una stupidità disarmante”. Ha sottolineato in particolare lo slogan utilizzato nel post, che secondo lei dimostra la mancanza di visione politica del partito. Likmeta ha dichiarato: “Il problema, per me, non sta nel fatto che una coppia omogenitoriale adotti un bambino (sono favorevole all’adozione per le coppie omogenitoriali). Il problema, ovvero la pochezza politica, risiede nella mitomania di Magi e dei suoi colleghi, che invece di lottare per uno Stato laico che ampli i diritti di tutti, ci dicono che ‘le tradizioni possono cambiare’. Questo implica che milioni di italiani che vanno in chiesa la domenica mattina, si confessano e fanno la comunione siano vittime di una mentalità retrograda e poco inclusiva, che necessita di un aggiornamento in stile Disney”.
La laicità dello Stato e il rispetto delle libertà individuali
Likmeta ha ribadito l’importanza della laicità dello Stato e del rispetto delle libertà e delle credenze individuali. Ha sottolineato che lo Stato non dovrebbe interferire in queste questioni. Secondo Likmeta, +Europa ha tradito la sua vocazione di garante della laicità dello Stato, che avrebbe potuto attrarre consenso da diverse fedi religiose. Invece, il partito si è trasformato in una “piccola chiesa residuale” che parla solo ai suoi pochi affiliati.
La risposta di Magi: un messaggio di pace
Riccardo Magi ha risposto alle critiche attraverso i social, invitando coloro che si sono scandalizzati a ritrovare “la stella cometa del buon senso”. Ha sottolineato che mentre alcuni usano i simboli religiosi per discriminare le minoranze, +Europa vuole unire e trasmettere un messaggio di pace e libertà durante il periodo natalizio.
Il dibattito sul presepe “alternativo” proposto da +Europa continua a infiammare i social, evidenziando le diverse opinioni sulla laicità dello Stato e sulle tradizioni religiose. Mentre alcuni sostengono la necessità di un’apertura verso nuove configurazioni familiari, altri criticano l’uso dei simboli religiosi in modo non tradizionale. La discussione sollevata da questo post dimostra ancora una volta quanto sia complesso trovare un equilibrio tra laicità e rispetto delle tradizioni in una società pluralista.