Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Una manifestazione ha avuto luogo ieri sera a Roma, dove sindacati, cittadini e istituzioni si sono uniti in una fiaccolata simbolica per chiedere il salvataggio della Fondazione Santa Lucia. Questa struttura, storicamente fondamentale per l’assistenza sanitaria e la ricerca scientifica, lotta in un periodo di crisi profonda. Le richieste della protesta, promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, si concentrano sulla salvaguardia dei posti di lavoro e sull’integrità dei servizi offerti.
La mobilitazione che accende i riflettori sulla crisi
L’importanza della Fondazione Santa Lucia
La Fondazione Santa Lucia, storicamente conosciuta per il suo impegno nella riabilitazione e nella ricerca neuroscientifica, si trova attualmente in difficoltà economiche. Tale crisi ha sollevato non solo preoccupazioni tra i lavoratori della struttura, ma anche tra i pazienti e le loro famiglie. I cittadini e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno scelto di scendere in piazza per lanciare un messaggio chiaro: è fondamentale garantire non solo la continuità occupazionale dei circa 800 dipendenti, ma anche preservare un servizio pubblico vitale per la comunità.
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno esibito uno striscione con la scritta “Salviamo il Santa Lucia”, simbolo della determinazione collettiva di difendere un patrimonio sanitario che, a detta di molti, non può finire nelle mani del privato. La mobilitazione ha visto la partecipazione di una vasta gamma di sostenitori, mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ai timori che circondano una possibile svendita della struttura.
Adesioni di peso dalla politica
L’evento ha ricevuto una risposta bipartisan da parte di diverse figure politiche, tra cui il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’ex assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Queste adesioni hanno dimostrato che la questione della Fondazione Santa Lucia trascende le appartenenze politiche, diventando una battaglia che unisce gli interessi di tutti.
Giancarlo Cenciarelli, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, ha dichiarato che la partecipazione massiccia alla fiaccolata è un segnale che rafforza le richieste dei lavoratori. Il dialogo con il Ministero delle Imprese e Made in Italy sarà fondamentale per affrontare le problematiche finanziarie e gestionali che affliggono la fondazione, e la mobilitazione di ieri rappresenta un importante passo verso la salvaguardia del luogo di lavoro e dei servizi offerti.
La trasparenza nella gestione della crisi
Necessità di un’amministrazione controllata
Le parole di Cenciarelli evidenziano la necessità di avviare un’amministrazione controllata come unica via percorribile per evitare che un bene pubblico venga alienato a soggetti privati intenti a fare profitti. La paura è quella di assistere a una trasformazione della Fondazione Santa Lucia, che, da istituzione dedicata alla cura e ricerca, potrebbe diventare un ente a scopo di lucro.
La mobilitazione dei sindacati non riguarda solo la protezione dei posti di lavoro, ma è fortemente legata alla capacità della Fondazione di continuare a fornire servizi di alta qualità per i pazienti. Un’amministrazione controllata dovrebbe, quindi, garantire una gestione più trasparente e responsabile, preservando il carattere pubblico dell’istituzione per il benessere della comunità.
Il prossimo incontro con il Ministero sarà cruciale per definire le strategie da adottare e per mettere in atto un piano d’azione che tuteli non solo i lavoratori, ma anche i diritti dei pazienti che ogni giorno si affidano alla Fondazione per cure e assistenza. La mobilitazione di ieri è solo l’inizio di una lotta che mira a garantire un futuro sostenibile per la Santa Lucia, in un contesto in cui la salute e il benessere dei cittadini sono al primo posto.
