Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 by Giordana Bellante
La Guardia di Finanza ha notificato una misura cautelare interdittiva a sei indagati, imponendo loro il divieto di esercitare attività imprenditoriali e professionali, nonché di ricoprire incarichi direttivi in persone giuridiche o imprese. Le accuse ipotizzate riguardano associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione e tentata truffa per ottenere finanziamenti pubblici.
SEQUESTRO DI BENI E STRUTTURA TURISTICA
La misura cautelare ha comportato il sequestro di beni per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro, inclusi disponibilità finanziarie e tre società operanti nel settore immobiliare. Due di queste società risultano essere proprietarie della struttura turistico-alberghiera “Torre Macauda” a Sciacca, in provincia di Agrigento.
OPERAZIONI FINANZIARIE ILLECITE
Le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato un intricato sistema di operazioni finanziarie finalizzate alla dissipazione di consistenti risorse appartenenti alle società proprietarie del complesso alberghiero, portandole al dissesto e al fallimento. Si è ipotizzato un piano di riciclaggio concordato tra gli imprenditori indagati e dirigenti di un istituto di credito nazionale.
ACQUISIZIONE DISCUTIBILE DELLA STRUTTURA
Un primo passaggio avrebbe riguardato l’acquisizione di un credito da parte del gruppo imprenditoriale proprietario del complesso turistico, per un ammontare di circa 28 milioni di euro, saldati con soli 4 milioni prelevati dalle società in via di fallimento. Successivamente, la struttura alberghiera sarebbe stata nuovamente acquisita in un’asta esecutiva per circa 8 milioni di euro, non interamente pagati all’istituto bancario.
RUOLO DELLE FIGURE BANCARIE
La Procura sottolinea il presunto coinvolgimento di importanti dirigenti bancari nel fornire documentazione falsa per attestare il regolare pagamento, agevolando così il trasferimento della struttura ricettiva. Queste operazioni finanziarie illecite avrebbero contribuito alla complessa rete di riciclaggio e appropriazione indebita di beni.
CONCLUSIONE ARTICOLO
La lotta contro la corruzione e le attività illegali rimane un obiettivo fondamentale per preservare l’integrità economica e sociale del Paese.