Gaza: Netanyahu respinge Stato palestinese dopo guerra

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Gaza: Netanyahu respinge Stato palestinese dopo guerra - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2024 by Redazione

Netanyahu si oppone alla creazione di uno Stato palestinese

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che si oppone alla creazione di uno Stato palestinese come parte di qualsiasi scenario del dopoguerra a Gaza. Durante una conferenza stampa, Netanyahu ha affermato che Israele continuerà l’offensiva a Gaza fino a ottenere una “decisiva vittoria su Hamas” e che accetterà solo un accordo che consenta a Israele di ottenere il controllo della sicurezza sull’intera Striscia.

La Casa Bianca conferma la posizione di Biden sui due Stati

La Casa Bianca ha risposto alle dichiarazioni di Netanyahu confermando la posizione del presidente Joe Biden sulla soluzione dei due Stati come la migliore per israeliani e palestinesi. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, ha sottolineato che la creazione di uno Stato palestinese è nel miglior interesse della regione e che gli Stati Uniti continueranno a lavorare verso questo obiettivo. Kirby ha anche ribadito che Israele ha il diritto di difendersi da Hamas, ma ha sottolineato che non ci sarà una nuova occupazione di Gaza nel futuro.

Il Dipartimento di Stato americano sottolinea l’importanza di uno Stato palestinese

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha dichiarato che non c’è modo di risolvere la questione di sicurezza di Israele e della regione senza la creazione di uno Stato palestinese. Miller ha affermato che la creazione di uno Stato palestinese è essenziale per affrontare le sfide a lungo termine della sicurezza e per ricostruire Gaza e stabilire una governance stabile. Questa dichiarazione è una risposta diretta alle affermazioni di Netanyahu che ha respinto l’idea di uno Stato palestinese.

Nuova proposta degli Stati Uniti per il piano del dopoguerra

Secondo fonti citate da Sky News Arabia, gli Stati Uniti stanno cercando un accordo con Israele e i Paesi arabi per consentire all’Autorità nazionale palestinese (ANP) di governare la Striscia di Gaza dopo la guerra. La proposta prevede un’amministrazione inizialmente civile, rinforzata solo dalle forze di polizia, e l’addestramento dei servizi di sicurezza palestinesi, escludendo Hamas e altre organizzazioni armate contrarie alla soluzione dei due Stati. Per garantire la sicurezza di Israele, gli Stati Uniti stanno lavorando sulla presenza di forze arabe e internazionali di interposizione lungo i confini di Gaza. Tuttavia, Netanyahu ha respinto qualsiasi ruolo dell’ANP nel futuro di Gaza.

Queste dichiarazioni e proposte evidenziano le diverse posizioni e sfide che devono essere affrontate per raggiungere una soluzione duratura al conflitto israelo-palestinese. Mentre Israele si oppone alla creazione di uno Stato palestinese, gli Stati Uniti e altri attori internazionali continuano a sostenere la necessità di un accordo che includa la creazione di uno Stato palestinese come parte della soluzione dei due Stati. La situazione rimane complessa e in continua evoluzione, e sarà necessario un impegno costante da parte di tutte le parti interessate per raggiungere una pace duratura nella regione.

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