Gianni Minà, il giornalista gentile: storie, amicizie e aneddoti dall’archivio digitale di Loredana Macchietti

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Gianni Minà, il giornalista gentile: storie, amicizie e aneddoti dall'archivio digitale di Loredana Macchietti - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 11 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Contesto: A un anno dalla scomparsa di Gianni Minà, la moglie Loredana Macchietti ha aperto un archivio digitale con documenti, lettere e testimonianze inedite sul celebre giornalista. Tra le tante storie, emerge il suo stile gentile e rispettoso, che lo ha reso amato da colleghi, personaggi famosi e pubblico.

‘esordio di Gianni Minà: tra paura, ansia e la dura lezione di Ghirelli

“Napoli, 2 gennaio 1960: la prima volta di Gianni Minà”

“La paura di sbagliare e la dura lezione di Ghirelli”

“‘insegnamento di un errore: il valore dei tempi e delle consegne”

Nella prima testimonianza presente nell’archivio digitale, Gianni Minà racconta la sua prima esperienza come giornalista, avvenuta il 2 gennaio 1960 a Napoli, in occasione di una partita di calcio tra la Nazionale italiana e la Svizzera. In quella circostanza, Minà commise un errore che gli costò una dura lezione da parte del direttore di Tuttosport, Antonio Ghirelli.

Nella sala stampa dello stadio, tra fumo di sigarette, confusione e battute, Minà si trovò a scrivere il suo primo articolo, cercando di fare bella figura con Ghirelli. Tuttavia, preso dall’ansia e dalla paura di sbagliare, si lasciò prendere la mano e scrisse un pezzo troppo lungo.

Quando Ghirelli lo chiamò al telefono, Minà capì subito di aver combinato un guaio. Il direttore gli chiese se fosse uno stronzo o un egoista, perché aveva messo in crisi la macchina del giornale, non rispettando i tempi e le consegne.

Quell’episodio rappresentò per Minà una lezione fondamentale, che lo accompagnò per tutta la sua carriera. Come racconta la moglie Loredana Macchietti, Minà era sempre molto attento al rispetto dei tempi e delle consegne, sia nel lavoro che nella vita privata.

Gianni Minà, il giornalista gentile: storie, amicizie e aneddoti

“‘archivio digitale di Loredana Macchietti: un viaggio nella vita di Gianni Minà”

“La dolcezza e il rispetto come cifra stilistica di Gianni Minà”

“Le amicizie con Fidel Castro, Maradona e De Niro: storie e aneddoti”

“La vita privata di Gianni Minà: tra poesie, rigore e indipendenza”

archivio digitale di Loredana Macchietti rappresenta un viaggio nella vita e nella carriera di Gianni Minà, attraverso documenti, lettere e testimonianze inedite. Tra le tante storie, emerge il suo stile gentile e rispettoso, che lo ha reso amato da colleghi, personaggi famosi e pubblico.

Come racconta la moglie Loredana, Minà era sempre molto attento a non aggredire i personaggi che intervistava, ma anzi a instaurare con loro un rapporto di fiducia e di rispetto reciproco. Questa sua attitudine gli ha permesso di stringere amicizie importanti con personaggi come Fidel Castro, Diego Armando Maradona e Robert De Niro.

Con Fidel Castro, Minà ha avuto un rapporto di amicizia e di stima reciproca, che si è consolidato negli anni attraverso numerose interviste e incontri. Tra le tante storie, emerge quella delle “lettere di fuoco”, che Minà inviò a Castro nel 2003, in occasione della giustizia sommaria inflitta a tre uomini che avevano dirottato una nave per andare negli Stati Uniti.

Anche con Maradona, Minà ha instaurato un rapporto di fiducia e di amicizia, che si è consolidato negli anni attraverso numerose interviste e incontri. Tra le tante storie, emerge quella dell’orecchino con diamanti, che venne sequestrato a Maradona appena mise piede in Italia per un’intervista, e della successiva assoluzione da parte della Corte di Cassazione, che Minà seguì con attenzione e partecipazione.

Infine, con Robert De Niro, Minà ha avuto un rapporto di amicizia e di stima reciproca, che si è consolidato negli anni attraverso numerose interviste e incontri. Tra le tante storie, emerge quella della cena al ristorante con Sergio Leone, Mohammad Alì e Gabriel García Márquez, immortalata da una fotografia che emoziona ancora oggi.

Ma Gianni Minà non era solo un grande giornalista, ma anche un uomo di grande spessore e di profonda umanità. Come racconta la moglie Loredana, Minà era un uomo molto rigoroso, ma anche molto dolce e attento alle esigenze della famiglia. Tra le tante storie, emerge quella delle poesie di Pablo Neruda, che Minà e Loredana si scambiavano quando litigavano, come segno di pace e di riconciliazione.

In conclusione, l’archivio digitale di Loredana Macchietti rappresenta un’occasione preziosa per scoprire o riscoprire la vita e la carriera di Gianni Minà, un giornalista gentile e appassionato, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del giornalismo italiano.

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