Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2024 by Francesca Monti
Contesto: La Guardia di Finanza sta conducendo un’operazione di perquisizioni, ordini di esibizione e ispezioni di sistemi informatici nelle sedi di Fondazione Milano-Cortina 2026 e di una società di Orvieto, Vetrya , a cui sono stati assegnati i servizi digitali per l’evento. ‘indagine, coordinata dai pm di Milano Francesco Cajani e Alessandro Gobbis e dall’aggiunto Tiziana Siciliano, riguarda anche gli uffici di Deloitte, subentrata all’azienda umbra. Le accuse sono di corruzione e turbata libertà d’incanto a carico di tre persone, nessuna delle quali è un dirigente o dipendente attuale della Fondazione.
Prima Parte: ‘indagine sulle presunte irregolarità negli appalti
Titolo: Presunte tangenti e favoritismi negli appalti per i servizi digitali
tre indagati, secondo quanto si è appreso, sono l’ex ad di Fondazione Milano-Cortina 2026, Vincenzo Novari, un ex dirigente della fondazione, Massimiliano Zuco, e l’ex rappresentante legale di Vetrya, Luca Tomassini. Quest’ultimo si era aggiudicato l’incarico per lo sviluppo dei servizi digitali delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026.
Per “favorire l’affidamento delle gare relative al cosiddetto ecosistema digitale” a Vetrya, Novari e Zuco avrebbero ricevuto da Tomassini “somme di denaro e altre utilità”, tra cui un’auto Smart per Zuco, pagata direttamente da Tomassini tramite Vetrya fin dal novembre 2019. Quelle gare sarebbero state poi assegnate alla società con fatture emesse per i lavori “da parte di Vetrya e Quibyt”, entrambe amministrate da Tomassini, e pagate dalla Fondazione “per importi complessivamente non inferiori” a quasi 1,9 milioni di euro.
‘inchiesta per corruzione e turbativa d’asta vede indagati Novari, Tomassini e Zuco per fatti che vanno dal marzo 2020 al marzo 2021.
Titolo: Il presunto tentativo di pilotare la scelta del logo di Milano-Cortina 2026
‘indagine della Procura di Milano comprende anche il presunto tentativo di ‘pilotare’ il televoto per la scelta del logo di Milano-Cortina 2026. Zuco, l’ex dirigente indagato insieme a Novari, avrebbe avuto “interlocuzioni” con Tomassini, il legale rappresentante di Vetrya, anche lui indagato. Zuco avrebbe insistito affinché uno dei due loghi relativi all’evento “oggetto di ‘televoto’ pubblico avesse la meglio sull’altro”.
Seconda Parte: Le reazioni delle autorità sportive e politiche
Titolo: Abodi: ‘Indagine dispiace, ma non siamo preoccupati’
Il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, ha commentato le perquisizioni sulla Fondazione Milano-Cortina affermando che la Guardia di Finanza svolge un lavoro egregio e ha il loro sostegno. Tuttavia, ha aggiunto, “l’indagine non è mai motivo di soddisfazione e orgoglio, ma nemmeno di preoccupazione”. Abodi ha sottolineato che la Fondazione deve essere ed è una “casa di vetro” e che chiunque voglia guardarci dentro deve trovare le risposte sulla trasparenza e sui comportamenti gestionali.
Titolo: Malagò: ‘Lo sport è vittima in termini di immagine’
Il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò, ha affermato che c’è massima disponibilità nel fornire tutte le carte richieste dalla Procura, ma ha anche sottolineato che “lo sport in termini di immagine è vittima di tutto questo”. Malagò ha ricordato che il Cio aveva chiesto e preteso una presidenza legata allo sport e un ad legato e designato dal mondo della politica per la Fondazione Milano-Cortina.