Influenza 2024: Picco dei contagi, ma la situazione non è ancora risolta

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Influenza 2024: Picco dei contagi, ma la situazione non è ancora risolta - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione

Calo dei casi di influenza in Italia: superato il picco della stagione

Nell’ultima settimana dell’anno, dal 25 al 31 dicembre, si è registrato un calo significativo dei casi di sindromi simil-influenzali in Italia. Nonostante ciò, la frequenza rimane alta, con sintomi tradizionali come febbre, raffreddore, spossatezza, dolori muscolari e mal di testa. Secondo i bollettini della sorveglianza RespiVirNet, nella prima settimana del 2024 l’incidenza è scesa a 16,5 casi per mille assistiti, rispetto al picco di 18,3 della settimana precedente. Inoltre, la proporzione dei campioni positivi all’influenza è diminuita dal 46% al 34% rispetto alla settimana precedente. Nel complesso, si stima che ci siano stati circa 1.027.000 casi di sindrome simil-influenzale nell’ultima settimana, per un totale di circa 6.719.000 casi dall’inizio della sorveglianza.

Prospettive future: circolazione influenzale e raccomandazioni

Nonostante il calo dei casi, è probabile che la circolazione influenzale rimanga sostenuta nelle prossime settimane, soprattutto a causa della riapertura delle scuole. Anna Teresa Palamara, responsabile del dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, raccomanda di continuare a vaccinarsi, soprattutto per le persone a rischio, e di adottare comportamenti prudenti. È importante evitare l’assunzione di antibiotici, in quanto inefficaci contro le infezioni virali, a meno che non sia indicato dal medico. Inoltre, si consiglia di recarsi al Pronto Soccorso solo in caso di effettiva necessità.

Incidenza nei diversi gruppi di età e situazione regionale

L’incidenza dei casi di sindrome simil-influenzale è aumentata leggermente solo nei bambini al di sotto dei cinque anni, mentre è rimasta stabile negli adulti e negli anziani. Tutte le regioni italiane, ad eccezione della provincia di Bolzano, hanno registrato un’incidenza superiore alla soglia basale. Inoltre, cinque regioni (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo e Campania) hanno raggiunto la soglia di intensità “molto alta” dell’incidenza. Secondo Antonino Bella, responsabile della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet, nonostante sia difficile fare previsioni, il calo significativo dei casi fa pensare che il picco sia stato raggiunto. Tuttavia, potrebbero verificarsi oscillazioni al rialzo, soprattutto nei bambini, a causa della riapertura delle scuole.

Prevalenza del virus influenzale H1N1

Tra i virus influenzali, quelli di tipo A sono largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B. In particolare, il sottotipo H1N1pdm09 rappresenta la maggior parte dei virus influenzali identificati finora nella stagione 2023-2024. Secondo Simona Puzelli, responsabile della sorveglianza virologica RespiVirNet, i dati confermano che i virus influenzali sono predominanti tra quelli respiratori circolanti. È importante tenere presente che il 19% dei campioni è risultato positivo per il virus Sars-CoV-2, il 12% per il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il 44% per l’influenza A, mentre gli altri campioni sono risultati positivi per altri virus respiratori.

In conclusione, nonostante il calo dei casi di influenza, è probabile che la circolazione influenzale rimanga sostenuta nelle prossime settimane. È importante seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie, vaccinarsi e adottare comportamenti prudenti per proteggere la propria salute e quella degli altri.

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