Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Nel 2023, An Megastore, un negozio situato nel quartiere OSTIENSE di Roma, ha catturato l’attenzione del pubblico grazie a video virali che hanno generato meme e tormentoni come “bella fisica” e “abbiamo tutto“. La protagonista di queste clip è Angela, la titolare, coadiuvata dal figlio Alessandro. Tuttavia, la fama portata dai social media ha avuto un costo: una controversia con l’agenzia di comunicazione che si occupava di gestire i loro contenuti.
Il successo virale dell’An Megastore
La nascita di un fenomeno
An Megastore è diventato un vero e proprio simbolo di successo grazie ai suoi video pubblicati su piattaforme social come Facebook, Instagram e TikTok. Angela, con la sua carismatica personalità e la cadenza tipicamente romana, ha saputo conquistare i cuori di tantissimi giovani, creando contenuti originali, simpatici e facilmente riconoscibili. I meme che ne sono derivati hanno fatto il giro del web, rendendo il negozio una celebrità locale e, in breve tempo, nazionale.
Questa escalation di notorietà ha visto la collaborazione con l’agenzia di marketing Enne Agency, il cui compito era quello di massimizzare la presenza online del negozio, attraverso la creazione di video e contenuti accattivanti. La sinergia tra il personale del negozio e l’agenzia ha inizialmente funzionato alla perfezione, portando all’aumento del numero di follower e clienti, nonché notevoli visualizzazioni, un obiettivo fondamentale nel panorama dei social media contemporanei.
La fine della collaborazione
Tuttavia, nei social network anche le storie più promettenti possono affrontare alti e bassi. La recente interruzione della collaborazione tra An Megastore e Enne Agency ha suscitato polemiche, generando un acceso dibattito online. Il 30 agosto, i titolari dell’agenzia hanno pubblicato un video su Instagram in cui annunciavano la cessazione della partnership. A loro avviso, la decisione è stata motivata da un calo significativo delle visualizzazioni su alcuni social, un problema che attribuiscono alla monetizzazione attivata dal negozio.
La replica di An Megastore e le ripercussioni
Cosa ha detto An Megastore
La risposta a queste affermazioni è arrivata pochi giorni dopo, il 3 settembre, attraverso un video pubblicato sulla pagina Facebook di An Megastore. In questo video, Angela ha sottolineato il suo ruolo nella creazione del tormentone “bella fisica“, rivendicando la paternità dell’espressione. Con il supporto del figlio Alessandro, ha chiarito che la decisione di interrompere la collaborazione era stata presa dopo un lungo periodo di riflessione, durante il quale Alessandro sosteneva che le aspettative per una evoluzione dei contenuti non fossero state soddisfatte.
Il divario tra le parti
Alessandro, in particolare, ha esposto la sua posizione riguardo al calo delle visualizzazioni, affermando che i social non rappresentano il loro principale asset e facendo notare che la monetizzazione non era un elemento centrale del loro modello di business. Durante il suo intervento, ha condiviso alcune chat su WhatsApp risalenti all’anno in corso, per dimostrare il livello di comunicazione che c’era tra il negozio e l’agenzia. Inoltre, ha spiegato che i brand avessero manifestato un interesse esclusivo per la presenza di Angela, complicando ulteriormente la situazione.
La reazione della community e la divisione tra i sostenitori
Le due fazioni dell’utenza online
La controversia tra An Megastore e Enne Agency non ha solo coinvolto le parti direttamente interessate, ma ha anche diviso l’opinione pubblica sui social. Molti fan del negozio hanno espresso il loro supporto per Angela e Alessandro, credendo nella loro autenticità e creatività. Al contempo, ci sono stati anche utenti che hanno difeso l’agenzia, sottolineando l’importanza della professionalità e della pianificazione strategica per il successo online in un contesto così competitivo.
L’evoluzione della polemica
La polemica ha suscitato un acceso dibattito, portando a riflessioni più ampie sulla fine delle collaborazioni nel mondo del marketing digitale. I social network, che sembrano facilmente gestibili, richiedono in realtà competenza e capacità di innovarsi continuamente. La vicenda di An Megastore rimane quindi un chiaro esempio delle sfide che le piccole e medie imprese devono affrontare nel tentativo di rimanere rilevanti e visibili in un panorama in costante evoluzione, un tema destinato a rimanere al centro delle discussioni nel prossimo futuro.