L’appello della Fondazione Carli: un piano per i fragili contro la tirannia della perfezione

Lappello Della Fondazione Car Lappello Della Fondazione Car
L'appello della Fondazione Carli: un piano per i fragili contro la tirannia della perfezione - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 24 Febbraio 2024 by Redazione

Claudia Gerini a Roma: “Imperfetti e felici” contro la dittatura dell’apparenza

Claudia Gerini, attrice e regista, ha tenuto una lectio magistralis a Roma dal titolo “Imperfetti e felici. Il coraggio delle fragilità contro la dittatura dell’apparenza”. L’evento, organizzato dalla Fondazione Guido Carli, ha sottolineato l’importanza di accettare le proprie imperfezioni in un’epoca dominata dalla ricerca ossessiva della perfezione e dell’apparenza a tutti i costi. Gerini ha evidenziato come la pressione per conformarsi a falsi ideali stia contribuendo a un aumento significativo dei disturbi mentali, rappresentando una minaccia non solo per il benessere individuale ma anche per l’economia.

  • Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli, ha sottolineato la necessità di un piano strategico nazionale anti-fragilità che coinvolga istituzioni, imprese, banche e associazioni per affrontare l’emergenza invisibile del disagio mentale. Numeri allarmanti evidenziano la gravità della situazione, con un aumento dei casi di depressione e ansia post-Covid, in particolare tra le fasce più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo è promuovere azioni mirate di sostegno sociale e sanitario su tutto il territorio per garantire maggiore benessere alla comunità.

«Occorre un piano strategico nazionale anti fragilità che veda lavorare insieme presidenza del Consiglio, ministeri, imprese, banche, fondazioni e associazioni per individuare azioni mirate di impegno e sostegno sociale e sanitario su tutto il territorio»

L’appello di Claudia Gerini: liberiamoci dalla tirannia dell’abilismo

Claudia Gerini ha invitato a liberarsi dalla “tirannia dell’abilismo”, sottolineando l’importanza di accettare le proprie imperfezioni come fonte di forza e autenticità. Definendosi un’ “imperfezionista”, l’attrice ha condiviso esperienze significative con bambini in condizioni svantaggiate in diversi Paesi, evidenziando come la superficialità e la ricerca ossessiva dell’apparenza stiano generando un crescente malessere psicologico nella società. Dati preoccupanti evidenziano un aumento dei disturbi mentali, soprattutto tra i giovani, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale che valorizzi l’autenticità e la condivisione.

  • Gerini ha sottolineato l’importanza di ripartire dall’autenticità come chiave per una rinascita individuale e collettiva. Contrapponendosi al “culto dell’ego” e alla ricerca ossessiva di approvazione sui social media, l’attrice ha evidenziato la necessità di promuovere un senso di appartenenza, vera condivisione e la capacità di donarsi agli altri come antidoto alla solitudine e all’insicurezza generata dalla società contemporanea.

«Imperfetti e felici. Vorrei che fosse la nostra dichiarazione di indipendenza dalla tirannia della perfezione, dalla tirannia dell’abilismo che ci impone la società di oggi. Io mi definisco un’imperfezionista, che nel disordine della vita trova il suo senso, la sua forza creativa»

La sfida di Claudia Gerini: rinascere dall’autenticità e dalla condivisione

Claudia Gerini ha lanciato una sfida contro la cultura dell’apparenza e del perfezionismo, invitando a una rinascita basata sull’autenticità e sulla condivisione. In un contesto in cui l’ansia da prestazione e la ricerca costante di approvazione rischiano di minare la salute mentale delle persone, l’attrice ha sottolineato l’importanza di accettare le proprie fragilità come parte integrante della propria identità. Solo abbracciando l’imperfezione e valorizzando la diversità si potrà costruire una società più autentica e inclusiva, in cui ognuno possa sentirsi accettato e valorizzato per ciò che è.

  • Gerini ha evidenziato come dietro la maschera della perfezione si nasconda spesso un profondo bisogno di amore e approvazione, alimentato dalla società contemporanea che valorizza l’apparenza a discapito dell’essere autentico. Promuovere la salute mentale significa quindi ripartire dall’autenticità, riscoprendo il valore della condivisione, dell’empatia e della generosità come pilastri fondamentali per una società più equa e solidale.

«Schiacciate dall’apparenza, da ciò che resta in superficie e copre ciò che c’è in profondità. Dietro la maschera obbligata di perfezione si cela un mantra, imperituro, che ci spinge a rispondere in maniera incalzante alla richiesta di mostrarsi. L’apparire conta molto di più rispetto all’essere. La ricerca di like si può però identificare con il bisogno di richiedere amore, con la ricerca, naturale, di approvazione»