Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2024 by Redazione
Acque sicure per le navi russe e cinesi nel Mar Rosso, secondo un funzionario Houthi
Un alto funzionario Houthi, Mohammed al-Bukhaiti, ha rassicurato che le navi russe e cinesi che attraversano il Mar Rosso godranno di un passaggio sicuro. In un’intervista all’agenzia russa Izvestia, al-Bukhaiti ha sottolineato che le acque intorno allo Yemen sono sicure, a condizione che le navi non siano collegate a determinati Paesi, in particolare Israele.
Secondo al-Bukhaiti, “le spedizioni di tutti i Paesi, inclusi Russia e Cina, non sono minacciate” nella regione. Ha inoltre affermato che lo Yemen è pronto a garantire il passaggio sicuro delle navi russe e cinesi nel Mar Rosso, poiché la libera navigazione è di grande importanza per il Paese.
La sicurezza delle acque nello Yemen
Le acque intorno allo Yemen sono state oggetto di preoccupazione a causa della continua aggressione da parte dei ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran. Questa situazione ha portato alcune compagnie di navigazione ad evitare la regione. Tuttavia, secondo al-Bukhaiti, le acque sono sicure fintanto che le navi non sono collegate a determinati Paesi, in particolare Israele.
L’alto funzionario Houthi ha sottolineato che la sicurezza delle acque nello Yemen è una priorità per il Paese. Ha inoltre ribadito che le navi russe e cinesi non devono preoccuparsi durante il loro transito nel Mar Rosso.
Importanza della libera navigazione per lo Yemen
Al-Bukhaiti ha sottolineato l’importanza della libera navigazione per lo Yemen. Ha affermato che garantire il passaggio sicuro delle navi nel Mar Rosso è fondamentale per il Paese. La libera navigazione non solo favorisce lo sviluppo economico, ma svolge anche un ruolo significativo nella stabilità e nella prosperità dello Yemen.
In conclusione, le navi russe e cinesi che attraversano il Mar Rosso possono stare tranquille, poiché le acque intorno allo Yemen sono sicure. L’alto funzionario Houthi ha assicurato che lo Yemen è pronto a garantire il passaggio sicuro delle navi nel Mar Rosso, riconoscendo l’importanza della libera navigazione per il Paese.