Ultimo aggiornamento il 21 Gennaio 2024 by Redazione
Netanyahu respinge le richieste di Hamas per il rilascio degli ostaggi
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha respinto categoricamente le richieste di Hamas di ‘resa’ in cambio del rilascio degli ostaggi rapiti lo scorso 7 ottobre. In un videomessaggio, Netanyahu ha affermato che Israele è determinato a riportare a casa tutti gli ostaggi, ma non accetterà i termini imposti dal gruppo terroristico palestinese.
Netanyahu ha spiegato che Hamas chiede la fine della guerra, il ritiro delle forze israeliane da Gaza e il rilascio di tutti gli assassini e gli stupratori delle forze Nukhba. Il primo ministro ha sottolineato che accettare queste richieste metterebbe a rischio la sicurezza dei cittadini israeliani e non garantirebbe il ritorno degli sfollati in modo sicuro. Ha inoltre chiarito la posizione di Israele su questo tema durante una conversazione con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Hamas minaccia le famiglie degli ostaggi israeliani
Le Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno inviato un messaggio minaccioso alle famiglie degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, le Brigate Qassam hanno pubblicato una foto con un avvertimento alle famiglie degli ostaggi, affermando che il tempo sta per scadere e che devono scegliere se vogliono recuperare i loro cari vivi o morti.
Hamas ha anche ammesso che l’attacco del 7 ottobre contro Israele è stato un passo necessario, ma ha riconosciuto che ci sono stati degli errori durante l’operazione. In un documento di 16 pagine, il gruppo terroristico ha affermato che l’obiettivo dell’attacco era porre fine all’aggressione israeliana a Gaza e fermare i crimini commessi contro il popolo palestinese. Hamas ha rinnovato la richiesta a Israele di fermare l’aggressione e ha sottolineato che il rapido collasso del sistema di sicurezza e militare israeliano ha causato alcuni errori durante l’operazione.
Israele resta fermo sulla sua posizione
Nonostante le pressioni internazionali e nazionali, Israele rimane fermo sulla sua posizione di non accettare le richieste di Hamas. Il primo ministro Netanyahu ha affermato che la sicurezza israeliana sull’intero territorio a ovest del fiume Giordano deve essere garantita e che non scenderà a compromessi su questo punto. Ha espresso apprezzamento per il sostegno degli Stati Uniti a Israele, ma ha sottolineato che gli interessi vitali del paese devono essere preservati.
Netanyahu ha dichiarato: “Dobbiamo ottenere la vittoria totale”. Ha chiarito che Israele continuerà a lavorare per riportare a casa tutti gli ostaggi, ma non accetterà i termini imposti da Hamas che metterebbero a rischio la sicurezza del paese. Il primo ministro ha sottolineato che Israele rimane impegnato a proteggere i suoi cittadini e a garantire la loro sicurezza.