Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2024 by Redazione
Bologna e il limite di velocità a 30 km/h: una scelta controversa
Il Ministero dei Trasporti sta lavorando per chiarire e semplificare il tema dei limiti di velocità nelle città italiane. Secondo quanto stabilito dall’articolo 142 comma 2 del codice della strada, si sta valutando l’introduzione di zone a 30 km/h in aree sensibili e a rischio incidenti anziché in modo generalizzato. L’obiettivo è garantire la sicurezza stradale senza penalizzare eccessivamente gli automobilisti.
Il Ministero dei Trasporti cerca un equilibrio tra sicurezza e libertà di movimento. L’obiettivo è evitare forzature che potrebbero generare l’effetto contrario. In questo senso, è stata avanzata una proposta per limitare l’utilizzo degli autovelox nei centri urbani e per controllare limiti di velocità inferiori a 50 km/h, come nel caso del comune di Bologna.
Salvini critica il limite di velocità a 30 km/h: “Non si tutela l’ambiente con le multe”
Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha espresso le sue perplessità riguardo alla decisione del sindaco di Bologna di introdurre il limite di velocità a 30 km/h in tutta la città. Secondo Salvini, questa scelta potrebbe penalizzare i lavoratori senza garantire un reale beneficio per l’ambiente. Ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra la tutela dell’ambiente e le esigenze dei cittadini.
Salvini ha dichiarato: “Penso che il diritto al canto degli uccellini e all’udibilità del loro canto debba essere contemperato con il diritto al lavoro di centinaia di migliaia di persone perché multare chi va a 36 chilometri all’ora non vuol dire tutela dell’ambiente”.
Il limite di 30 km/h a Bologna: una scelta discutibile
La decisione del sindaco di Bologna di introdurre il limite di velocità a 30 km/h in tutta la città ha suscitato diverse critiche. Molti ritengono che questa scelta possa causare più problemi che benefici, soprattutto per i lavoratori. Nonostante ciò, la sicurezza stradale rimane una priorità assoluta per il Ministro Salvini.
Il Ministero dei Trasporti è pronto a confrontarsi con l’amministrazione bolognese per valutare alternative e evitare decisioni affrettate che potrebbero essere successivamente smentite dai giudici, come già accaduto a Milano riguardo all’obbligo per i mezzi pesanti di dispositivi per l’angolo cieco.
In conclusione, la questione del limite di velocità a 30 km/h a Bologna rimane aperta e richiede un approfondimento e un confronto tra le parti coinvolte.