Ultimo aggiornamento il 13 Giugno 2024 by Giordana Bellante
Un giovane di 21 anni è stato portato nel carcere di Pagliarelli con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza, dopo essere stato vittima di un pestaggio avvenuto il 9 maggio scorso a Bagheria, nel Palermitano. Questa svolta nelle indagini ha portato alla luce uno stupro avvenuto a Palermo e una conseguente spedizione punitiva organizzata dai familiari della vittima.
Il pestaggio: un’aggressione brutale
‘aggressione nei confronti del giovane sembrava inizialmente uno dei tanti episodi di violenza legati alla movida che si registrano in questo periodo a Palermo e provincia. Il ragazzo, visibilmente stordito e sanguinante, è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale per accertamenti. Nonostante i medici gli avessero diagnosticato una prognosi di 20 giorni, il giovane ha chiesto di andare via e ha firmato le dimissioni.
Le indagini: emergono i dettagli dello stupro
Nel corso delle indagini, è emerso il motivo che avrebbe innescato il raid punitivo. Il padre della giovane ha raccontato agli investigatori che la vittima del pestaggio avrebbe violentato la figlia dopo una serata trascorsa in un circolo della città. In tre – il padre, il fratello e una terza persona – avrebbero atteso che il giovane uscisse da un salone da barba per picchiarlo a sangue.
A seguito di queste rivelazioni, il sostituto procuratore Clio Di Guardo, membro del pool di magistrati del dipartimento “fasce deboli”, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita la scorsa settimana.
La spedizione punitiva: padre, fratello e una terza persona coinvolti
Nella vicenda, gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciare i tre aggressori, tra i quali il padre della giovane. La spedizione punitiva, organizzata dai familiari della vittima dello stupro, ha portato all’aggressione brutale del giovane di 21 anni, che ora si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale.
Le responsabilità: aggressori e accusato di violenza sessuale
Le indagini hanno portato alla luce le responsabilità dei tre aggressori e del giovane accusato di violenza sessuale. Mentre il giovane si trova ora nel carcere di Pagliarelli, gli agenti di polizia stanno continuando le indagini per fare piena luce sulla vicenda e assicurare alla giustizia tutti i responsabili.
La prospettiva: giustizia per la vittima dello stupro
‘arresto del giovane accusato di violenza sessuale rappresenta un passo importante per garantire giustizia alla vittima dello stupro. Il sostituto procuratore Clio Di Guardo, membro del pool di magistrati del dipartimento “fasce deboli”, si sta occupando del caso con la massima attenzione, al fine di assicurare che tutti i responsabili siano puniti e che la vittima possa ottenere giustizia.
È fondamentale che le indagini continuino, per fare piena luce sulla vicenda e garantire la sicurezza e la giustizia a tutte le persone coinvolte. La lotta contro la violenza sessuale e la violenza di genere è una priorità per le forze dell’ordine e per la magistratura, e questo caso rappresenta un esempio di come il lavoro congiunto di polizia e magistrati possa portare a risultati importanti.