Piombino: confermato l’ergastolo per l’ex infermiera accusata di omicidio in ospedale

La Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per Fausta Bonino, ex infermiera accusata di omicidio di quattro pazienti, chiudendo un caso controverso nella cronaca giudiziaria italiana.
ALT: "Ex infermiera di Piombino condannata all'ergastolo per omicidio in ospedale." ALT: "Ex infermiera di Piombino condannata all'ergastolo per omicidio in ospedale."
ergastolo confermato per l'ex infermiera di piombino accusata di omicidio in ospedale, un caso che ha scosso la comunità nel 2025

Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2025 by Francesca Monti

La condanna all’ergastolo per Fausta Bonino, ex infermiera dell’ospedale Villamarina di Piombino, è diventata definitiva, segnando un capitolo drammatico nella cronaca giudiziaria italiana. La Bonino, di 60 anni, è accusata di aver causato la morte di quattro pazienti somministrando loro massicce dosi di **eparina**. La sentenza è stata confermata dalla **Cassazione**, che ha respinto il ricorso presentato dalla difesa.

Il caso di Fausta Bonino

Il 18 febbraio 2025, la **Cassazione** ha reso definitiva la condanna per **Fausta Bonino**, confermando la sentenza emessa il 29 maggio 2023 dalla **Corte di Assise di Appello di Firenze**. L’ex infermiera era già stata condannata in primo grado dal **Tribunale di Livorno** per l’omicidio di quattro pazienti, ma in appello era stata assolta per altri sei casi. I fatti risalgono al periodo tra settembre 2014 e settembre 2015, quando **Bonino** lavorava presso l’ospedale **Villamarina**. La difesa, rappresentata dall’avvocato **Vinicio Nardi**, ha sostenuto che la donna è sempre stata innocente, ma la Corte ha ritenuto che le prove contro di lei fossero schiaccianti.

Durante il processo, il sostituto procuratore generale della **Cassazione**, **Antonio Balsamo**, ha sottolineato che il reparto dell’ospedale non permetteva l’accesso incontrollato a terzi, evidenziando l’assenza di altre persone durante i decessi dei pazienti coinvolti. La **Bonino**, secondo l’accusa, avrebbe agito in modo sistematico, approfittando della sua posizione per somministrare le dosi letali di **eparina**.

Le reazioni e il futuro di Bonino

Dopo la conferma della condanna, l’avvocato **Nardi** ha dichiarato che la sua assistita è “pronta a costituirsi” e che lo farà non appena sarà possibile. Ha espresso il suo dispiacere per la sentenza, sottolineando che l’ergastolo rappresenta una “morte civile” per una persona della sua età. **Nardi** ha anche evidenziato i dubbi che ha cercato di dimostrare durante il processo, indicando che ci sono state incertezze significative riguardo alla colpevolezza della **Bonino**.

La vicenda ha suscitato un ampio dibattito sull’operato della giustizia e sulle condizioni di lavoro degli operatori sanitari. Molti si chiedono come sia possibile che un’infermiera possa essere accusata di tali crimini in un contesto dove la sicurezza dei pazienti dovrebbe essere garantita. Il caso di **Fausta Bonino** rimane un esempio emblematico delle sfide che il sistema sanitario e giudiziario italiano devono affrontare, in particolare in relazione alla responsabilità professionale e alla tutela della vita umana.

La sentenza della **Cassazione** ha chiuso un lungo capitolo di incertezze e ha posto fine a un processo che ha tenuto l’attenzione dell’opinione pubblica per anni. Ora, con la condanna definitiva, si attende di vedere quali saranno i prossimi passi legali della **Bonino** e come la sua storia influenzerà il dibattito sulla giustizia in ambito sanitario.

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