Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2024 by Redazione
Revisione periodica della caldaia: l’importanza di ottenere le certificazioni
Mantenere la caldaia efficiente e sicura è fondamentale per ridurre i consumi energetici e i costi in bolletta. Secondo Immobiliare.it, la revisione periodica della caldaia è un’operazione indispensabile per garantire il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Oltre alla manutenzione annuale, è obbligatorio superare i controlli che valutano l’efficienza energetica della caldaia. A questo proposito, si parla di bollino blu e bollino verde.
Bollino verde o bollino blu: quali sono le differenze?
La differenza tra il bollino verde e il bollino blu è determinata dall’ente preposto al controllo delle revisioni, che rilascia la certificazione finale al superamento dei controlli. Il bollino verde è gestito dalla Regione o dalla Provincia ed è rilasciato per le caldaie installate in comuni con una popolazione inferiore a 40.000 abitanti. Il bollino blu, invece, è gestito direttamente dal Comune ed è valido per gli impianti presenti nei centri con più di 40.000 abitanti.
In pratica, i controlli per ottenere il bollino blu e il bollino verde sono simili. Entrambi mirano a verificare l’efficienza, la sicurezza, il buon funzionamento termico e l’emissione di sostanze inquinanti dell’impianto. Per il bollino blu è prevista una pulizia dello scambiatore e del bruciatore, il controllo dei filtri, la verifica sul tiraggio dei fumi e della ventilazione. Il bollino verde valuta il rendimento energetico della caldaia e certifica che la revisione è stata effettuata correttamente entro i termini stabiliti dalla legge.
Chi rilascia le certificazioni e quanto durano?
Le certificazioni possono essere rilasciate solo da un tecnico esperto iscritto in un apposito registro regionale o da aziende specializzate nella manutenzione degli impianti di riscaldamento. Al termine dei controlli, verrà rilasciata l’apposita conferma di idoneità.
Il bollino blu, che viene rilasciato al momento dell’installazione e del collaudo dell’impianto, ha una validità di 4 anni. Alla scadenza, dovrà essere rinnovato con una frequenza variabile a seconda della caldaia, della potenza erogata e del tipo di combustibile. Ad esempio, per le caldaie a combustibile solido o liquido, la revisione obbligatoria deve essere effettuata ogni 2 anni per gli impianti con potenza compresa tra 10 e 100 kW e ogni anno per quelli con una potenza superiore ai 100 kW.
Per le caldaie a gas che utilizzano metano o gpl, le scadenze da rispettare sono: 4 anni per le caldaie con potenza tra 10 e 100 kW e 2 anni per quelle con una potenza superiore ai 100 kW. Il bollino verde ha una validità di 2 anni per gli impianti a gas con potenze da 5 a 35 kW, oppure un anno per quelli che rientrano tra i 35 e i 350 kW.
Gli scaldabagni a gas di qualsiasi potenza termica sono esclusi dall’obbligo di legge. Chi non rispetta gli obblighi di revisione può incorrere in multe che vanno da un minimo di 100 euro fino a un massimo di 3000 euro.
In conclusione, ottenere le certificazioni per la caldaia è fondamentale per garantire la sicurezza, l’efficienza energetica, la conformità normativa e la corretta manutenzione dell’impianto.