Protesta fluviale di Centopercentoanimalisti contro la politica anti-animalista di Trento: il fiume Adige come palcoscenico

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Protesta fluviale di Centopercentoanimalisti contro la politica anti-animalista di Trento: il fiume Adige come palcoscenico - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Nella splendida cornice della città di Verona, attraversata dal fiume Adige, si è svolta una singolare protesta da parte dei militanti del Movimento animalista Centopercentoanimalisti. Con un gommone e uno striscione di denuncia, i manifestanti hanno voluto portare all’attenzione del pubblico, in particolare dei turisti stranieri, la politica della giunta provinciale di Trento, accusata di criminalizzare gli animali e di cercare ogni pretesto per abbatterli.

Una discesa simbolica contro la politica anti-animalista di Trento

militanti di Centopercentoanimalisti scelgono il fiume Adige come luogo di protesta

militanti di Centopercentoanimalisti hanno scelto una forma di protesta non convenzionale per far conoscere la loro battaglia contro la politica anti-animalista della giunta provinciale di Trento. Attraversando il centro di Verona su un gommone, hanno esposto uno striscione di denuncia, attirando l’attenzione dei passanti e dei turisti stranieri. Lo scopo della protesta era quello di denunciare la politica della giunta trentina, che, secondo gli attivisti, si impegna nella criminalizzazione degli animali e cerca ogni pretesto per giustificarne l’abbattimento.

Trento, un Eden ecologico solo in apparenza

La denuncia di Centopercentoanimalisti contro le politiche anti-animaliste della giunta provinciale di Trento

militanti di Centopercentoanimalisti accusano la giunta provinciale di Trento di presentare un’immagine idilliaca della propria regione, sbandierando immagini di boschi e montagne e promuovendosi come un Eden ecologico. Tuttavia, secondo gli attivisti, la realtà è ben diversa: la politica anti-animalista della giunta trentina, che segue i desideri dei cacciatori, degli speculatori e degli allevatori, non fa altro che danneggiare l’ambiente e gli animali che lo popolano.

Lo striscione esposto sul fiume Adige era in lingua inglese e rivolto soprattutto ai turisti stranieri. Questa scelta è stata dettata dalla volontà dei militanti di smascherare i politici che parlano di natura e di ambiente, ma che nei fatti contribuiscono alla loro distruzione. La scelta di località famose a livello internazionale per le loro proteste, come Verona, è un modo per far conoscere la loro battaglia al maggior numero di persone possibile.

Durante la protesta, i militanti di Centopercentoanimalisti si sono fermati vicino ai ponti della città per parlare con la gente e far conoscere la loro battaglia. La loro speranza è che questa forma di protesta possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle politiche anti-animaliste della giunta provinciale di Trento e a promuovere un cambiamento nelle politiche ambientali e animaliste della regione.

militanti di Centopercentoanimalisti continuano la loro lotta contro la politica anti-animalista della giunta provinciale di Trento, utilizzando forme di protesta non convenzionali per far conoscere la loro battaglia al maggior numero di persone possibile. La loro speranza è che la loro protesta possa contribuire a cambiare le politiche ambientali e animaliste della regione, promuovendo un approccio più rispettoso e sostenibile nei confronti dell’ambiente e degli animali che lo popolano.

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