Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Il caso dell’alluvione a *Senigallia del 3 maggio 2014 ha avuto un nuovo sviluppo giudiziario.*
Processo in Vista
Il gup di L’Aquila, Marco Billi, ha deciso di rinviare a giudizio tutti e otto gli imputati per inondazione colposa, l’unico reato non prescritto nel complicato iter processuale. Il procedimento si è spostato da Ancona all’Abruzzo a causa della presenza di un magistrato tra le vittime della piena del fiume Misa che ha devastato l’area cittadina e circostante.
Imputati e Prossima Udienza
Tra coloro che saranno processati figurano l’ex sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, attualmente vice presidente del Consiglio regionale, e l’ex sindaco Luana Angeloni, insieme al comandante dei vigili urbani Flavio Brunaccioni e altre figure istituzionali e tecniche coinvolte nell’evento. La prima udienza presso il tribunale dell’Aquila è stata fissata per il 10 ottobre successivo.
Esclusi e Responsabilità Civili
Durante un’audizione intensa della durata di otto ore, il gup ha annunciato l’esclusione della presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero degli Interni come responsabili civili, in quanto la Prefettura non è coinvolta direttamente nel processo. Al contrario, sono stati ammessi come responsabili civili il Comune di Senigallia, la Provincia di Ancona e la Regione Marche.
Capi d’Accusa
Inizialmente, erano stati avanzati diversi capi d’accusa tra cui omicidio colposo, lesioni, omissione di atti di ufficio e falso, ma la maggior parte di essi si sono prescritti nel corso del tempo. L’unico reato ancora perseguibile, l’inondazione colposa, potrebbe prescriversi nel 2029.
Cronologia degli Eventi
Il 3 maggio 2014, le strade di Senigallia furono invase da acqua e fango provenienti dal fiume Misa, causando la perdita di quattro vite umane e danni considerevoli. A distanza di otto anni, il 15 settembre 2022, la stessa area è stata nuovamente colpita da una grave alluvione, che ha dato avvio a ulteriori procedimenti penali in corso.