Roma, usura: arrestato un 60enne che ha trasformato prestiti in debiti da incubo

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Roma, usura: arrestato un 60enne che ha trasformato prestiti in debiti da incubo - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Un caso inquietante di usura è emerso a Roma, dove un ex collega ha approfittato della vulnerabilità di un lavoratore, trasformando prestiti iniziali in un vero e proprio incubo finanziario. I dettagli di questa storia, che coinvolge intimidazioni e tassi usurari incredibili, stanno facendo il giro dei media locali, mettendo in luce un fenomeno allarmante che ha radici tra i corridoi di un’azienda di pulizie.

L’inizio di un incubo: la richiesta di prestito

Nel giugno del 2018, un 58enne romano, la cui vita lavorativa si intreccia con quella di un 60enne sempre romano, si è trovato in una situazione difficile, necessitando di un prestito di 500 euro per affrontare le spese legate alla salute della sua compagna e dell’anziana madre. Il primo approccio sembrava promettente: il collega, presentandosi come un amico fidato, ha immediatamente acconsentito a prestargli la somma. Tuttavia, dopo un mese, l’atteggiamento dell’uomo ha subito una radicale trasformazione.

Da sostenitore e amico, il 60enne ha iniziato a invocare il pagamento, non solo dell’importo iniziale, ma anche di interessi arbitrari. Questo cambio improvviso di comportamento ha lasciato il 58enne allibito. Non si trattava più di un prestito amichevole: i 500 euro si sono tramutati in un debito soffocante, con l’“amico” che si comportava come un usuraio. La vittima, costretta dalla paura e dalla vergogna a onorare il debito, ha iniziato a pagare mensilmente, cacciato in un vortice di stress e ansia.

Il calvario della vittima: tassi insostenibili e minacce

Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Trastevere hanno rivelato l’entità del debito subìto da questa vittima. Dal 2018 fino al 2022, il malcapitato ha versato più di 20.000 euro, una cifra vertiginosa considerando che il prestito originale era di soli 500 euro. Il tasso di interesse applicato dall’usuraio, che per legge non dovrebbe superare il 10%, ha raggiunto addirittura il 917,64%.

Attraverso minacce e intimidazioni, il 60enne usuraio ha costretto la sua vittima a pagare mensilmente, avvalendosi di tecniche di pressione sempre più aggressive. È solo nel 2022, dopo anni di tortura psicologica e finanziaria, che il 58enne ha trovato il coraggio di denunciare la situazione ai carabinieri, in una mossa che ha aperto le porte all’indagine e alla giustizia.

Un modus operandi collaudato: altre vittime coinvolte

Durante le indagini, le forze dell’ordine hanno scoperto un quadro ancora più vasto: l’usuraio aveva colpito anche altre quattro persone, tra colleghi e familiari delle vittime. Il periodo della pandemia ha rappresentato un’opportunità per il 60enne, dato che molte persone, già in condizioni economiche precarie, sono state costrette a cercare aiuto finanziario.

Il suo schema si rivelava sempre lo stesso: prestiti compresi tra i 500 e i 4.800 euro, accompagnati da tassi usurari oscillanti tra il 35% e l’80%. Se una persona tardava nei pagamenti, il 60enne aggravava il debito con ulteriori “multe”, facendo lievitare le cifre già insostenibili. Questa spirale di debiti ha segnato la vita di molte persone, spingendo i più vulnerabili verso una situazione di totale vulnerabilità.

Un giro d’affari illecito e le conseguenze legali

L’operazione dei carabinieri ha permesso di mettere in luce un ampio giro d’affari illegale, con transazioni che superavano i 35.000 euro. Il volume di affari totale dell’attività usuraria è stato valutato in circa 100.000 euro. Il 60enne, attualmente agli arresti domiciliari, aveva in casa una somma di 13.000 euro in contanti, proventi dei suoi illeciti, che è stata sequestrata durante le indagini.

Questo caso evidenzia l’urgenza di combattere l’usura e il bisogno di proteggere le vittime, spesso costrette a rimanere in silenzio per paura di ritorsioni. Le indagini continuano, con i carabinieri che cercano di identificare ulteriori vittime e smantellare una rete di usura che potrebbe essere molto più estesa di quanto inizialmente stimato.

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