Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione
Scoperta una nuova cellula del sistema immunitario: un nuovo attore nella difesa del nostro organismo
Un recente studio condotto da gruppi di ricerca dell’Università di Brescia e della Washington University di Saint Louis, Missouri, ha portato alla scoperta di una nuova cellula del sistema immunitario. Questo nuovo “attore” delle difese naturali del nostro organismo è stato identificato grazie alla collaborazione tra gli scienziati Silvia Lonardi e William Vermi dell’Università di Brescia e Marco Colonna e Marina Cella della Washington University. La scoperta, pubblicata sulla rivista “Pnas”, potrebbe avere importanti implicazioni nella lotta contro tumori, infezioni e malattie autoimmuni.
Una nuova popolazione immunitaria osservata al microscopio
Gli scienziati hanno notato una nuova popolazione immunitaria grazie alla presenza di una proteina chiamata RORgt (retinoid orphan receptor gamma t). Questa scoperta è stata possibile grazie al contributo dei ricercatori Marco Colonna e Marina Cella della Washington University e della studentessa di Medicina Alina Ulezko Antonova. Le nuove cellule, denominate RORgt-positive, sono precursori delle cellule dendritiche, che svolgono un ruolo chiave nell’organizzazione della risposta immunitaria nel nostro corpo.
Secondo gli autori dello studio, questa scoperta apre nuove possibilità di ricerca per comprendere il ruolo di queste cellule in diverse condizioni in cui il sistema immunitario è chiamato a fornire una risposta protettiva, come tumori, infezioni e malattie autoimmuni intestinali.
Nuovi fronti di ricerca
I ricercatori hanno aperto due nuovi fronti di indagine per approfondire la conoscenza di queste cellule. Il primo fronte si concentra sulla caratterizzazione delle cellule dendritiche RORgt nelle malattie autoimmuni e nei tumori. La comprensione della loro interazione con altre cellule immunitarie potrebbe fornire importanti informazioni sulla loro funzione, ancora in gran parte sconosciuta.
Il secondo fronte di ricerca è emerso da una recente osservazione, secondo la quale lo spegnimento della funzione di RORgt potrebbe compromettere gravemente la sopravvivenza delle cellule di linfoma. I ricercatori dispongono di diversi sistemi cellulari sperimentali che rappresentano i linfomi positivi a RORgt e che possono essere utilizzati per verificare questa ipotesi.
Gli studi futuri coinvolgeranno diversi partner nazionali e internazionali, tra cui il gruppo di ricerca del Cnr di Pavia, l’Università La Sapienza di Roma e la Washington University di Saint Louis. La Fondazione Valtrompia Cuore, un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro con sede a Gardone Val Trompia, Brescia, ha mostrato interesse per parte di questa ricerca.
Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella comprensione del sistema immunitario e potrebbe aprire la strada a nuove terapie e trattamenti per combattere tumori, infezioni e malattie autoimmuni.