Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto tappa ad Ampezzo per andare a rendere omaggio ai 80 anni della Carnia zona libera, un evento significativo che celebra la storia e la resistenza del territorio dell’Alto Friuli. Questo appuntamento non è solo una cerimonia commemorativa; rappresenta un momento di unione e riflessione su un periodo cruciale della storia italiana.
Accoglienza calorosa e cerimonia formale
Una celebrazione ricca di emozioni
All’arrivo del Presidente, Ampezzo si è trasformata in un vero e proprio palcoscenico di emozioni. Mattarella è stato accolto dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dal sindaco del comune, Michele Benedetti. Inoltre, ha avuto luogo una cerimonia di onore da parte della Brigata Alpina Julia, in particolare dall’ottavo reggimento alpini, che ha dato il via ai festeggiamenti con una solenne alzabandiera. Questo gesto simbolico ha segnato l’inizio di una giornata dedicata alla memoria e alla celebrazione dei valori di libertà e solidarietà.
Una folla festante
La partecipazione della cittadinanza è stata massiccia e calorosa. Una folla di persone ha prontamente acclamato il Presidente, tra cui numerosi bambini che con entusiasmo sventolavano il tricolore italiano. L’atmosfera era infusa di orgoglio patriottico, evidenziata anche dalla presenza di donne in abiti tradizionali di Ampezzo, contribuendo a rendere il contesto ancora più autentico. Infatti, la celebrazione non ha solo rivestito il significato di una commemorazione storica, ma ha anche messo in mostra le tradizioni locali e il legame profondo con le proprie radici culturali.
Bandiere, labari e commemorazioni
Un tripudio di colori e simboli
Il display visivo della celebrazione ha compreso bandiere tricolori che ondeggiavano dai balconi e dai vari edifici pubblici, creando un’incantevole vista che incapsulava la gioia e la determinazione del popolo friulano. Sono stati esposti anche labari e gonfaloni, simboli di associazioni e enti, tra cui il gonfalone della città di Udine e quello dell’associazione partigiani. La presenza di questi affronti simbolici ha reso l’evento non solo un tributo alla storia partigiana, ma anche un richiamo all’importanza della memoria collettiva.
Ospiti d’onore
Tra i numerosi partecipanti, spiccava la medaglia d’oro Paola Del Din, un’importante figura simbolica della resistenza. La sua presenza ha conferito un ulteriore significato alla commemorazione, ricordando i sacrifici effettuati per la libertà e i valori di giustizia. Del Din, con il suo straordinario impegno, ha rappresentato una continuità storica e un ponte tra le generazioni, sottolineando il valore cruciale della memoria storica.
Un momento di riflessione per il futuro
Guardando avanti con responsabilità
L’evento non è stato solo un doveroso tributo al passato, ma ha anche invitato i presenti a riflettere sul futuro e sull’importanza dei valori di libertà e solidarietà nel contesto attuale. Mattarella ha portato un messaggio di unità e speranza, sottolineando che la memoria storica deve guidare le scelte di oggi e di domani. In un’epoca di cambiamenti e sfide, ricordare il valore della libertà e della resistenza diventa un faro che può guidare le nuove generazioni.
L’importanza della memoria collettiva
La celebrazione dell’80° anniversario della Carnia zona libera ha quindi rivestito un’importanza cruciale nel rafforzare il legame tra il passato e il presente. Tuttavia, è solo attraverso la consapevolezza e la valorizzazione della propria storia che si può costruire un futuro di pace, rispetto e collaborazione. Mattarella, con la sua presenza, ha dato un impulso a questa necessità, invitando tutti a mantenere viva la memoria e i valori coraggiosi che hanno contrassegnato la lotta per la libertà.