Sergio Sottani Attiva le Funzioni di Sorveglianza a Perugia

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Sergio Sottani Attiva le Funzioni di Sorveglianza a Perugia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Marzo 2024 by Giordana Bellante

Sergio Sottani, Procuratore generale di Perugia, ha reso noto di aver avviato le proprie “funzioni di sorveglianza” nei confronti di alcuni magistrati della procura della Repubblica di Perugia. Tuttavia, ha chiarito che questa azione non si configura come una censura nei confronti di Raffaele Cantone. Sottani ha espresso l’intenzione di raccogliere informazioni e, eventualmente, sottoporre la questione al Csm. Al momento, non sembrerebbe esserci stata alcuna attività di indagine effettuata, almeno stando al riserbo rigoroso mantenuto dall’Ufficio guidato da Sottani. La situazione potrebbe portare a tensioni con l’Ufficio di Cantone, attualmente impegnato in un’indagine delicata riguardante presunti accessi abusivi alle banche dati dell’antimafia.

Prosegue l’Attività Giudiziaria di Perugia

Durante la giornata odierna, il Procuratore generale Sergio Sottani si è dedicato alle normali attività d’udienza, rifiutandosi di rilasciare commenti all’ANSA. Tuttavia, il deputato di Azione Enrico Costa ha espresso la sua convinzione riguardo alla necessità di inviare ispettori da parte del ministro della Giustizia presso una Procura quale quella di Perugia, dove si è verificata un’enorme fuga di dati sensibili, come riferito dai magistrati stessi. Costa ha sottolineato l’importanza di comprendere le ragioni dietro all’eventuale mancato invio degli ispettori da parte del procuratore capo Nordio.

Sorveglianza Attivata dal Procuratore Generale

La decisione di avviare un’attività di sorveglianza è stata presa da Sergio Sottani in seguito agli articoli apparsi sulla Verità, che riportavano le interazioni tra un funzionario di cancelleria sottoposto a procedimento penale per accesso abusivo a un sistema informatico e alcuni magistrati della stessa procura di Perugia. Sottani ha definito questa iniziativa come “doverosa”, specie in un momento in cui l’attenzione pubblica è concentrata sull’indagine in corso presso la procura di Perugia. Ha richiamato l’importanza di stabilire un giusto equilibrio tra il diritto dell’opinione pubblica ad essere informata e il rispetto della presunzione di innocenza, sottolineando anche le audizioni dei vertici della procura di Perugia e dell’antimafia nazionale presso gli Organismi parlamentari.

Condanna in Appello per Accesso Abusivo

Nel frattempo, a Perugia è stata emessa una condanna in appello nei confronti di un pubblico ufficiale che prestava servizio nella sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Terni. Dopo essere stato assolto in primo grado, è stato ritenuto responsabile per l’accesso abusivo al sistema informatico utilizzato per gestire i dati relativi a procedimenti penali coperti dal segreto istruttorio. I dati ottenuti in modo illecito sono stati utilizzati per pubblicare un post su Facebook.

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