Serie A: Nessuna riforma, il campionato resta a 20 squadre

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Serie A: Nessuna riforma, il campionato resta a 20 squadre - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

La Serie A conferma il formato a 20 squadre

Nell’assemblea di oggi, la Lega Serie A ha ribadito la sua posizione sulla riforma del calcio italiano. I club hanno approvato il proprio documento di indirizzo, che contiene le proposte di cambiamento. Durante la riunione, è stata sottolineata l’importanza di mantenere il diritto di intesa nello statuto federale, come avviene nei principali sistemi calcistici europei. Inoltre, è stata confermata la decisione di mantenere il formato attuale a 20 squadre per il campionato di Serie A.

La Serie B e la valorizzazione del calcio italiano

In vista dell’Assemblea della Lega B del 15 febbraio, il Consiglio Direttivo della Lnpb si è riunito d’urgenza per discutere delle questioni relative all’equilibrio tra le competizioni internazionali e nazionali. Questo dibattito tiene conto dei principi di solidarietà e di equa competizione espressi dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, nonché delle proposte approvate all’unanimità dalla Lnpb. La Lega di Serie B ha anche discusso dei rapporti con le altre leghe, con l’obiettivo di condividere principi che mirano alla valorizzazione e alla crescita del calcio italiano.

La Lega Dilettanti e la sostenibilità del sistema

La Federazione ha manifestato la volontà di coinvolgere le leghe in un processo di cambiamento, indendo un’assemblea. Allo stesso tempo, si sta riflettendo sui problemi e sulle strategie future. Alcune società stanno affrontando difficoltà di tenuta e la Federazione dovrà valutare se convocare l’assemblea il 11 marzo. Se la logica di approfondire questioni come la sostenibilità dovesse prevalere, potrebbero essere necessari tempi più lunghi. Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, ha dichiarato che il numero delle squadre non è il vero problema per il calcio italiano. Secondo Abete, è necessaria una gestione diversa e una maggiore sostenibilità del sistema. La riforma del campionato non è la priorità assoluta, ma è importante affrontare i problemi strutturali che il calcio italiano sta affrontando.