Shock acustico e fine dei Litfiba: la battaglia di Piero Pelù contro la depressione e la rinascita attraverso la musica

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Shock acustico e fine dei Litfiba: la battaglia di Piero Pelù contro la depressione e la rinascita attraverso la musica - Occhioche.it

Il noto cantante Piero Pelù ha recentemente condiviso, in un’intervista per il Corriere della Sera, la sua lotta contro la depressione, causata da un forte shock acustico e dalla fine della sua storica band, i Litfiba. La musica, tuttavia, si è rivelata la sua ancora di salvezza e il mezzo attraverso il quale è riuscito a risollevarsi.

Il trauma acustico e le conseguenze

Nel 2023, Pelù ha subito un grave incidente in studio di registrazione: “Ho subito uno shock acustico. Avevo cambiato cuffie e il fonico non ha fatto bene i calcoli: ho perso i sensi, sono cascato a terra“. Questo evento traumatico ha costretto il cantante ad annullare il suo tour e ad affrontare danni permanenti all’udito. Nonostante il miglioramento, Pelù ammette che “il danno è irreversibile” e che deve affidarsi alla tecnologia per continuare a esibirsi: “Un sistema acustico ben calibrato mi permette di affrontare di nuovo il palco: devo creare l’inferno sonoro fuori, ma in cuffia è come se avessi Casadei“.

La fine dei Litfiba e l’impatto sulla salute mentale

Lo scorso dicembre, i Litfiba hanno concluso il loro ultimo tour al Mediolanum Forum di Milano. Questo evento, insieme alle preoccupazioni per la sua salute, ha pesato sulla salute mentale di Pelù, portandolo a cercare aiuto professionale: “Alle preoccupazioni per la salute, si sono sommati i pensieri legati alla fine dei Litfiba. Ho cercato un aiuto professionale, cui mi rivolgo ancora, e sono riuscito ad aprire delle belle porte“.

La rinascita attraverso la musica

Nonostante le difficoltà, Pelù ha trovato la forza di rialzarsi grazie alla musica. La fine dei Litfiba potrebbe essere stata causata da una lite con il chitarrista Ghigo Renzulli, ma Pelù rimane fermamente convinto del valore della libertà artistica: “Non si cambia la testa della gente. E dire che siamo persone mature, non una boyband. ’è chi vuole rimanere ancorato al passato, vedi anche il momento storico che stiamo vivendo oggi, e chi invece cerca di mantenere viva la parola libertà che nel caso di un artista significa sperimentare“.

Attraverso la sua storia, Piero Pelù ci ricorda come la musica possa essere una potente fonte di guarigione e rinascita, anche nei momenti più bui.