Ultimo aggiornamento il 4 Agosto 2024 by Redazione
La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial e le Camere di commercio del Lazio, ha appena ufficializzato una nuova iniziativa volta a promuovere la partecipazione delle imprese locali al Sial Paris 2024, uno degli eventi più significativi dedicati all’industria alimentare su scala globale. Questo appuntamento, che si svolgerà dal 19 al 23 ottobre, rappresenta un’opportunità cruciale per le aziende di questo settore, consentendo loro di espandere la propria visibilità e di entrare in contatto con nuovi mercati.
Un’importante iniziativa per il settore agroalimentare
Obiettivi e finalità della partnership
La partnership recentemente coniata ha come primo obiettivo la promozione del Lazio e delle sue eccellenze agroalimentari. Giancarlo Righini, assessore all’Agricoltura e al Bilancio, ha sottolineato l’importanza di questo accordo, evidenziando la sinergia tra le istituzioni e il mondo imprenditoriale. Secondo Righini, questa collaborazione si integra perfettamente nel progetto avviato un anno fa e permette di offrire nuove opportunità di crescita ai produttori locali, portando alla luce le potenzialità uniche del territorio.
Massimiliano Raffa, commissario straordinario di Arsial, ha ulteriormente chiarito la visione alla base dell’iniziativa, che non si limita solamente alla promozione dei prodotti, ma intende affermare il ‘modello Lazio‘ come esempio di innovazione ed eccellenza. Questo modello, basato su un’economia circolare e sulla valorizzazione delle risorse locali, ambisce a creare un contesto favorevole per le imprese, aumentando la loro competitività e ampliando la loro presenza sui mercati internazionali.
Modalità di partecipazione al Sial Paris
Requisiti e scadenze per le imprese interessate
La Regione Lazio ha comunicato che la partecipazione delle aziende al Sial Paris è frutto di uno sforzo collaborativo volto a valorizzare il patrimonio agroalimentare della regione. Oltre alla promozione istituzionale, l’iniziativa comprende anche attività di match-making B2B, pensate per facilitare nuove connessioni commerciali tra le imprese e gli operatori del settore.
Le aziende laziali interessate a prendere parte all’evento possono presentare la loro domanda entro il prossimo 8 agosto 2024. È prevista una quota di compartecipazione agevolata, fissata a 1.000 euro per ciascuna azienda. Questa misura è stata pensata per abbattere le barriere d’ingresso e garantire che anche le piccole e medie imprese abbiano l’opportunità di presentare i propri prodotti a un pubblico internazionale.
Per ulteriori dettagli sulla partecipazione della Regione Lazio al Sial Paris 2024 e sul processo di registrazione, le aziende possono visitare il sito ufficiale di Arsial. Qui, è possibile trovare informazioni aggiornate e utili che faciliteranno la partecipazione degli operatori locali, rendendo la presenza del Lazio all’evento ancora più incisiva.
Importanza del Sial Paris nel panorama agroalimentare
Un palcoscenico internazionale per l’innovazione e la tradizione
Il Sial Paris si conferma come uno dei principali eventi fieristici per il settore agroalimentare a livello mondiale. Ogni edizione attrae migliaia di espositori e visitatori da ogni parte del pianeta, offrendo una piattaforma unica per la visibilità dei prodotti e per l’incontro tra domanda e offerta. Per le aziende del Lazio, partecipare a questa fiera significa non solo farsi conoscere in un contesto internazionale, ma anche recepire le ultime tendenze di mercato, scoprire nuove opportunità commerciali e instaurare relazioni proficue con altri operatori del settore.
In un momento in cui il mercato agroalimentare è in continua evoluzione, eventi come il Sial Paris rappresentano un’importante occasione per mostrare l’innovazione dei prodotti e dei metodi di produzione, con un occhio particolare alla sostenibilità. Le imprese della regione Lazio, quindi, non solo avranno la possibilità di promuovere le proprie eccellenze ma anche di contribuire a una narrazione più ampia incentrata sulla qualità, l’innovazione e la tradizione del ‘made in Italy.’