Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2024 by Redazione
Gestire l’uso dei social network in azienda: problematiche e limiti
Il ruolo sempre più rilevante dei social network nella vita quotidiana ha portato a un aumento dei casi di controversie legali legate al loro utilizzo inappropriato, sollevando importanti questioni sulle dinamiche aziendali. Per affrontare questo tema, il gruppo intersettoriale direttori del personale – Human resources directors association (Gidp – hrda) ha organizzato un incontro dal titolo ‘Gestire l’uso dei social network dentro e fuori l’azienda: problematiche e limiti’. L’evento ha visto la partecipazione di Marina Verderajme, presidente nazionale Gidp/Hrda, e degli avvocati Alessandro Daverio e Pasquale Zumbo dello studio legale Daverio&Florio.
Alla ricerca di un equilibrio tra privacy e interessi aziendali
Poiché non esiste una normativa specifica in materia, si stanno sviluppando ipotesi di lavoro per regolamentare l’uso dei social network attraverso regolamenti aziendali. L’obiettivo è trovare un difficile equilibrio tra la privacy dei dipendenti, il loro diritto di esprimere liberamente il pensiero e la legittima tutela degli interessi aziendali.
Questo approccio mira a disciplinare diversi aspetti, come il divieto di utilizzare i social durante le ore lavorative o di creare confusione tra l’immagine dell’azienda e le opinioni personali dei dipendenti. Si cerca di stabilire una linea di demarcazione tra la libera espressione del pensiero dei singoli lavoratori e il diritto all’immagine dell’azienda. Inoltre, si cerca di definire le modalità di controllo degli strumenti di lavoro come tablet e cellulari, nonché di impedire l’installazione di social network su dispositivi aziendali.
Le conseguenze del mancato rispetto delle regole
“La mancata osservanza di una o più di queste regole, che ogni azienda può introdurre, può avere conseguenze diverse a seconda della gravità dell’inadempienza. Senza dubbio, l’interesse maggiormente tutelato è l’immagine e il prestigio aziendale”, afferma Alessandro Daverio, avvocato dello Studio Daverio&Florio.
Le sanzioni più severe, compreso il licenziamento, vengono applicate quando l’azienda percepisce o constata che il proprio nome è associato a comportamenti o affermazioni non in linea con i valori condivisi dalla comunità. Questo è particolarmente vero quando vi è un effettivo danno alla reputazione dell’azienda. Pasquale Zumbo, avvocato dello studio Daverio&Florio, aggiunge: “Le ipotesi più frequenti che possono dar luogo a provvedimenti disciplinari, compreso il licenziamento, sono la diffamazione ai danni dell’azienda o dei suoi rappresentanti tramite i social network, comportamenti extra-lavorativi che influiscono sul rapporto di lavoro e condotte gravemente negligenti come dedicare la maggior parte del tempo di lavoro all’utilizzo e alla frequentazione dei social network”.
Il decalogo per un corretto uso dei social in azienda
Durante il dibattito, è emerso che è fondamentale accompagnare le persone in azienda nella consapevolezza dei rischi e delle opportunità offerti dai social network. A tal fine, il Gidp ha elaborato il “Decalogo per un corretto uso dei social in azienda”, in collaborazione con lo studio Daverio&Florio. Questo decalogo rappresenta una sintesi operativa di esperienza, giurisprudenza e buone pratiche, sia per le aziende che per i dipendenti.
Alcuni punti chiave del decalogo includono:
– Documentarsi su eventuali indicazioni o codici etici che regolamentino l’uso dei social network a livello aziendale.
Restare neutrali nelle comunicazioni che possono influenzare indirettamente l’immagine dell’azienda.
Evitare la divulgazione di informazioni riservate o confidenziali.
Distinguere chiaramente gli account personali da quelli professionali.
Utilizzare i social network durante le ore di lavoro solo se strettamente necessario e per un tempo limitato e coerente con le mansioni svolte.
Rappresentare fatti in modo obiettivo e rispettoso, evitando espressioni offensive.
Evitare commistioni che possano confondere il pensiero personale con l’immagine dell’azienda.
Utilizzare filtri per limitare l’accesso ai post a una cerchia ristretta di persone, tutelando così la riservatezza.
Utilizzare i social network con la stessa attenzione che si adotterebbe nelle relazioni reali, evitando di lasciarsi prendere la mano dall’immediatezza dello strumento.
Sviluppare una consapevolezza critica nell’uso dei social network attraverso la formazione e pratiche consapevoli.
In conclusione, è fondamentale che le aziende e i dipendenti si adattino a un mondo sempre più connesso, comprendendo i rischi e le opportunità offerti dai social network. La formazione e l’adozione di regole chiare possono contribuire a gestire in modo appropriato l’uso di questi strumenti all’interno delle aziende.