Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2024 by Redazione
Procura di Como apre un fascicolo per omicidio stradale colposo
La Procura di Como ha aperto un fascicolo per omicidio stradale colposo in relazione alla morte di Tiziana Tozzo e Morgan Algeri, entrambi di 45 e 38 anni, che sono morti sabato sera quando il loro SUV è precipitato nel lago a Como. L’autopsia sulle vittime è stata disposta e sarà effettuata anche una perizia sull’auto. Al momento, ci sono due ipotesi principali: un guasto improvviso al veicolo che ha causato l’incidente o un errore umano da parte del conducente. Secondo quanto riferito, Algeri aveva detto ai familiari che l’auto aveva problemi di accensione, quindi sarà necessario verificare se ciò possa essere collegato all’accaduto.
Sequestrati un telefono cellulare e un computer portatile
All’interno dell’auto, che Algeri aveva acquistato in leasing solo pochi mesi fa, la polizia ha trovato e sequestrato un telefono cellulare e un computer portatile. Al momento non è chiaro se questi oggetti appartengano all’uomo o alla donna. Saranno analizzati per cercare eventuali elementi utili alle indagini.
Scartata l’ipotesi di un gesto volontario
L’ipotesi di un gesto volontario è stata esclusa dalle autorità. Le due vittime si erano conosciute tramite i social media e stavano avendo il loro primo appuntamento. Sabato sera avevano cenato in un ristorante a Intimiano e poi si erano spostati a Como per ammirare il lago. Le telecamere del ristorante li hanno ripresi per l’ultima volta alle 22:17 mentre camminavano verso l’auto, tenendosi per mano.
La Procura di Como sta indagando sulla morte di Tiziana Tozzo e Morgan Algeri, che sono morti sabato sera quando il loro SUV è precipitato nel lago a Como. Al momento, le autorità stanno esaminando due ipotesi: un guasto improvviso al veicolo o un errore umano da parte del conducente. Saranno effettuate autopsie sulle vittime e una perizia sull’auto per cercare di determinare la causa dell’incidente. Nel frattempo, la polizia ha sequestrato un telefono cellulare e un computer portatile trovati all’interno dell’auto, che saranno analizzati per cercare eventuali prove utili. L’ipotesi di un gesto volontario è stata esclusa, poiché le vittime si erano appena conosciute e stavano avendo il loro primo appuntamento.