Ultimo aggiornamento il 1 Luglio 2024 by Giordana Bellante
L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri, dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dalla Guardia di Finanza ha portato a svelare il coinvolgimento dei detenuti al 41bis nella gestione criminale ed imprenditoriale del clan Contini, parte dell’Alleanza di Secondigliano, e nel tentativo di influenzare i pentiti a non collaborare con la Giustizia.
Dettagli sull’indagine e le misure cautelari
Tra le azioni intraprese dall’indagine, vi è l’emanazione di un’ordinanza del giudice in risposta alla richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, guidata dai pm Converso e Varone sotto la supervisione di Nicola Gratteri e Rosa Volpe. Quattro persone dello stesso nucleo familiare sono state messe in custodia cautelare, due delle quali già detenute, mentre altri nove sono indagati con il sequestro di due immobili e oltre 353mila euro sospetti di riciclaggio.
Strategie criminali e operazioni illecite del clan
I reati contestati includono associazione mafiosa, minacce, induzione a non collaborare con la giustizia, riciclaggio e autoriciclaggio, con particolare attenzione rivolta a tre degli indagati per associazione mafiosa. L’indagine ha rivelato un cambio di strategia tra l’Alleanza di Secondigliano e i rivali del clan Mazzarella, precedentemente in una sorta di “pace mafiosa”. Nonostante la detenzione, gli indagati gestivano la distribuzione di stipendi ai propri affiliati e riciclavano proventi illeciti attraverso società intestate a prestanome, operanti nel settore dei rifiuti ferrosi, delle telecomunicazioni e degli affitti immobiliari. Sono emersi dettagli sul riciclaggio di proventi da truffe, come la vendita di orologi di lusso falsificati a imprenditori facoltosi, anche all’estero.
Approfondimenti
- Il testo dell’articolo menziona diversi personaggi, eventi e organizzazioni importanti.
1. Squadra Mobile di Napoli: Si tratta di un’unità di polizia investigativa italiana che opera sul territorio di Napoli. Essa si occupa di indagini criminali complesse che coinvolgono crimini gravi come omicidi, rapine, traffico di droga, ecc.
2. Nucleo Investigativo dei Carabinieri: Si tratta di una divisione speciale dell’Arma dei Carabinieri italiana che si occupa di investigazioni particolari e complesse per contrastare il crimine organizzato.
3. Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e Guardia di Finanza: Sono due organi specializzati nella lotta contro il crimine economico e finanziario in Italia. Si occupano di indagini che coinvolgono reati come riciclaggio di denaro, evasione fiscale, frodi finanziarie, ecc.
4. Clan Contini: Fa parte dell’Alleanza di Secondigliano, un’organizzazione criminale attiva nella regione di Napoli. I clan criminali come il clan Contini sono coinvolti in attività illegali come il traffico di droga, estorsioni, riciclaggio di denaro sporco, ecc.
5. Alleanza di Secondigliano: Si tratta di un’importante coalizione di clan criminali operante nella zona di Secondigliano a Napoli. È una delle organizzazioni criminali più potenti del territorio e coinvolta in varie attività illegali.
6. Nicola Gratteri e Rosa Volpe: Sono magistrati antimafia italiani che hanno supervisato l’operazione condotta contro il clan Contini. Sono noti per il loro impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla mafia in Italia.
7. Mazzarella: Rappresenta un clan rivale dell’Alleanza di Secondigliano. La menzione del cambiamento di strategia tra i due clan indica tensioni e conflitti all’interno del panorama criminale di Napoli.
8. Direzione Distrettuale Antimafia: È un’unità investigativa speciale incaricata di contrastare la criminalità organizzata e la mafia in Italia. Guidata dai procuratori antimafia, ha il compito di coordinare e dirigere le operazioni investigative contro le organizzazioni criminali.