Voto ONU su risoluzione Israele-Hamas: Consiglio sicurezza si riunisce

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Voto ONU su risoluzione Israele-Hamas: Consiglio sicurezza si riunisce - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 21 Dicembre 2023 by Redazione

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce per votare una risoluzione sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà nuovamente oggi per votare una risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti che chiede un cessate il fuoco immediato tra Israele e Hamas. Il voto è stato rinviato per evitare un nuovo veto da parte degli Stati Uniti, che hanno sollevato dubbi sulla dicitura “sospensione delle ostilità”.

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha spiegato in conferenza stampa che si sta lavorando al testo della risoluzione con l’obiettivo di garantire che gli aiuti umanitari raggiungano in modo sicuro la popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza.

Gli Stati Uniti pongono il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza

Negli ultimi giorni ci sono state intense discussioni sulla formulazione della bozza di risoluzione, con gli Stati Uniti che hanno posto il veto all’ultima versione. Il nodo principale riguarda il riferimento alla “cessazione delle ostilità”, che gli Stati Uniti non ritengono accettabile. Tuttavia, sono disposti a parlare di “sospensione urgente delle ostilità” per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno lavorando con altri paesi nel Consiglio di Sicurezza per affrontare i bisogni umanitari della popolazione di Gaza. Non ha commentato il motivo per cui il voto sulla risoluzione è stato ripetutamente ritardato.

Hamas respinge l’offerta di tregua di Israele

Secondo il Wall Street Journal, Hamas ha respinto l’offerta di una tregua presentata da Israele. L’offerta prevedeva una pausa di una settimana nei combattimenti a Gaza in cambio del rilascio di 40 ostaggi. Hamas ha dichiarato che non accetterà una pausa dei combattimenti senza una cessazione effettiva delle ostilità.

Ghazi Hamad, esponente dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che la priorità dei colloqui in corso è porre fine alle ostilità. Ha sottolineato la distruzione e le uccisioni di massa causate dagli attacchi israeliani a Gaza e ha affermato che non è nell’interesse di Hamas raggiungere solo brevi pause nei combattimenti.

Israele pronta ad una tregua di una settimana

Israele ha informato il Qatar che sarebbe disposta ad una tregua di almeno una settimana in cambio del rilascio di circa 40 ostaggi detenuti da Hamas. Tuttavia, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che l’operazione di terra si estenderà ad altre aree della Striscia di Gaza. Durante una visita al confine di Gaza, Gallant ha affermato che “Khan Younis è diventata la nuova capitale del terrore” e che Israele non smetterà di agire finché non avrà raggiunto gli alti funzionari di Hamas.

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno facendo pressione per la fine del conflitto e per il rilascio degli ostaggi. Ha definito “tragica” la morte di migliaia di palestinesi a causa delle operazioni israeliane. Il Segretario di Stato Antony Blinken ha sottolineato che è una priorità assoluta dell’amministrazione Biden porre fine il più rapidamente possibile alla guerra tra Hamas e Israele.

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