Willie Peyote: l’evoluzione del rap italiano tra innovazione e tradizione

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Willie Peyote: l'evoluzione del rap italiano tra innovazione e tradizione - Occhioche.it

Introduzione:
Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, è un artista che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nella scena hip hop italiana. Nato a Torino nel 1985, il rapper ha unito le influenze dell’old school con la nuova ondata della trap, creando un sound unico e personale. In questo articolo, esploreremo la carriera, la vita privata e le curiosità su uno dei più interessanti interpreti del rap italiano contemporaneo.

Dalle origini all’ascesa nel mondo del rap

Le prime sperimentazioni musicali
La passione di Willie Peyote per la musica nasce fin da bambino, grazie all’influenza del padre musicista. Le prime esperienze musicali sono legate al rock e al punk, ma è nel 2004 che Guglielmo si avvicina al mondo del rap. ‘artista ha sempre cercato di unire mondi distanti, fondendo il rap con elementi di musica suonata.

Gli esordi discografici
Il primo album solista di Willie Peyote, “Il manuale del giovane nichilista”, esce nel 2011 e si fa notare per le sonorità distanti dai canoni del rap italiano. Due anni dopo, nel 2013, viene pubblicato “Non è il mio genere, il genere umano”, in cui spicca il brano “Oscar Carogna”.

Il successo con “Educazione Sabauda” e “Sindrome di Tôret”
La svolta arriva nel 2015 con l’album “Educazione Sabauda”, che lancia definitivamente la carriera di Willie Peyote. Il disco contiene il brano “Io non sono razzista ma…”, presentato a “Che tempo che fa” e oggetto di critiche da parte di alcuni media. Nel 2017 esce “Sindrome di Tôret”, lavoro in cui l’artista cerca di fondere la sua anima rock con quella hip hop, ricevendo il plauso della critica.

La partecipazione a Sanremo e la carriera recente

Sanremo e il premio della Critica
Nel 2019, Willie Peyote partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Mai dire mai “, ispirato alla serie “Boris” e critica nei confronti dell’industria musicale e della società. La canzone gli vale il premio della Critica.

progetti recenti e le collaborazioni
Dopo Sanremo, Willie Peyote pubblica il progetto discografico “Pornostalgia” , in cui coinvolge l’attrice e comica Michela Giraud nel brano “Fare schifo”. Nel 2023 escono i singoli “Picasso” e “Frecciarossa”, seguiti dall’album “Sulla riva del fiume” , anticipato dal singolo “Giorgia nel paese delle meraviglie”. Tra le collaborazioni più significative, spicca il duetto con i Subsonica nel singolo “‘incubo” .

La vita privata e le curiosità su Willie Peyote

Le relazioni sentimentali e la riservatezza
Guglielmo Bruno non è stato particolarmente fortunato in amore, avendo avuto diverse relazioni senza trovare la stabilità sperata. ‘artista è molto riservato sulla sua vita privata e non si hanno notizie di una possibile fidanzata attuale.

Le origini del nome d’arte e la passione per il calcio
Il nome d’arte “Willie Peyote” deriva dal personaggio dei cartoni animati Wile E. Coyote e dal peyote, una pianta allucinogena nordamericana. Willie è un grande appassionato di calcio ed è tifoso del Torino.

La distanza dai Testimoni di Geova e la carriera nel call center
genitori di Willie Peyote sono Testimoni di Geova, ma lui si dichiara ateo. Prima di intraprendere la carriera musicale, ha lavorato in un call center.

La presenza sui social e la playlist su Spotify
Willie Peyote è presente su Instagram con un account ufficiale seguito da numerosi fan, e ha anche un account su TikTok. Per ascoltare le migliori canzoni dell’artista, è possibile consultare una playlist presente su Spotify.