Claudia Conte riceve la cittadinanza onoraria di Krasnokuts: in Italia 20 bambini ucraini per una “vacanza di pace”

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Ultimo aggiornamento il 16 Giugno 2025 by Emiliano Belmonte

Onorificenza speciale per l’impegno umanitario: l’attrice e attivista Claudia Conte ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune ucraino di Krasnokuts, nella regione di Kharkiv, per il suo costante sostegno ai bambini e agli orfani di guerra. La cerimonia si è svolta nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, durante una toccante missione umanitaria che ha visto l’arrivo in Italia di 20 ragazzi ucraini in fuga dal conflitto.

Una vacanza per ritrovare la speranza: 20 giovani accolti in Italia

Promossa dall’associazione Memoria Viva, con il supporto di Canavese 2030 e del presidente Fabrizio Gea, l’iniziativa ha permesso a venti bambini, provenienti dalle aree più colpite della regione di Kharkiv — tra cui la città evacuata di Kupiansk e la città rifugio di Krasnokuts — di vivere un’esperienza rigenerante in mezzo alla natura e alla cultura italiana.

I ragazzi, che da oltre tre anni vivono sotto la minaccia costante della guerra, stanno partecipando a una vacanza di pace: un mese tra le montagne del Gran Paradiso e il mare della Toscana, lontani dai bunker e dalle sirene.

La cerimonia e il messaggio di pace

La sindaca di Krasnokuts, Iryna Karabut, ha consegnato personalmente l’onorificenza a Claudia Conte, ringraziandola per l’impegno profuso negli anni attraverso Memoria Viva. Presenti anche figure istituzionali e culturali, tra cui Mauro Durbano, presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, e l’attore americano Daniel McVicar, da sempre vicino a iniziative solidali internazionali.

Tra escursioni guidate nella valle dell’Orco, visite a Torino e al Canavese, giornate al mare e incontri culturali, il viaggio ha l’obiettivo di regalare a questi giovani un momento di respiro, ma anche di speranza e rinascita.

Una rete di solidarietà per costruire il futuro

La missione è stata possibile grazie al contributo di tanti sostenitori, tra cui l’azienda Tiger di Massimo Losco, che ha finanziato numerose attività per i piccoli ospiti. Il progetto rappresenta un esempio concreto di cooperazione internazionale dal basso, capace di mettere in rete associazioni, territori e privati cittadini per il bene dei più vulnerabili.

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